Produzione a cura di RADIXAssociazione per la diffusione
della Cultura patriarcale nella nascente Europa moderna Regione Autonoma Friuli Venezia-Giulia
Azienda Regionale di Promozione Turistica
Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone
Comune di Gorizia - Assessorato alla Cultura
1) Est lux ipsa obscuritas taetra suoni digitali
2) Bertrando venit* strum. antichi
3) Lamento per Bertrando* voci, strum. antichi
4) Planctus per Bertrando* voci, strum. antichi
5) Mi ricordo di Dio voce, strum. antichi
6) Un canto nella notte bar.,sop., ob.,2 fag.,vib.,arpa,b. el.
7) Se con le ali sop.,ob.,fl.,2 fag.,vib.,b. el.
8) Dominus aram suam reliquit sop.,bar.
9) Siderea fragmenta I org.,2 tr.,2 trb.,2 cr.,tuba
10) Siderea fragmenta II org.,2 tr.,2 trb.,2 cr.,tuba
11) Incipit legni, archi, percussione
12) Dulcis mater bar.,sop.,org.,2 cl/cl. b.,arpa, orchestra
13) Ecce omnes c. vir.,2 c.i misti,org.,orchestra
14) Nisi vigilia sop.,c. v.b.,4 c.i misti,orchestra
15) Adversus Martem percussione (tre esecutori)
16) Immortalis bar.,sop.,org.,c. vir.,c. v.b.,6 c.i misti, orch.
17) Tempus irae bar.,sop.,org.,c. vir.,c. v.b.,6 c.i misti, orch.
18) Laetatus sum c. vir.,c. v.b.,6 c.i misti, org.
19) In nomine Dei org.,c. vir.,c. v.b.,6 c.i misti, orch.
20) Siderea fragmenta III suoni digitali
* Autore Giuseppe Paolo Cecere
Ode a Bertrando
musiche dal dramma sacro di Marco Maria Tosolini
dramma sacro per attori, coro tragico, soli, coro di voci bianche, coro virile sei cori misti battenti, orchestra, organo, strumenti antichi, suoni digitali
testo - Renato Stroili Gurisatti
musica - Marco Maria Tosolini
soprano -Veronica Vascotto
baritono -Gabriele Ribis
canto - Alessandra Cossi
Orchestra giovanile di Friuli e Carinzia (Friaul-Kärtner jügend Orchester)
Direttore e Maestro concertatore - Marco Sofianopulo
flauti - Maria Elena D'Agostini Alessandro Rizzi
clarinetti - Lorenzo Marcolina Andrea Favot
oboi Elena Musto - Silvia Giorgiutti
fagotti Giovanni Brondani - Marco Brondani
violini - I Hrafnhildur Atladottir Olivia Herold Angelika Messanegger
violini II - Tim Veldman Barbara Palma Cathli Aglibut
viole - Evelin Prker Ann Sophie Witschke
violoncelli - Susanne Pirker Ulrike Pranter
contrabbassi - Martin Brunner Fabio Serafini
trombe - Marco Peruzzo Oscar Ruggia
tromboni - Federico Cumar Flavio Lucchitta
corni - Alessandro Cozzarolo - Michele Del Vecchio
tuba - Daniele Fontanot
percussione - Roberto Barbieri Giorgio Frisch Gabriele Rampogna
basso elettrico - Paolo Viezzi
arpa - Daniela Bonitatibus
organo - Stephanie Venuti
Insieme vocale-strumentale Dramsam
direttore - Giuseppe Paolo Cecere
Alessandra Cossi, canto, symphonia, Elisabetta Brida, viella, , cialamelli, bombarde,
Giuseppe Paolo Cecere canto, viella, ribeca, salterio, ghironda,
Marco Ferrari, flauti, cialamelli, bombarde, Alison Gangler, cialamelli, bombarde
Coro di Voci bianche "Piccoli Cantori Isontini" di Gorizia dell'associazione "Friuli Venezia-Giulia Cultura"
direttore - Giancarlo Bini
Coro Polifonico di Ruda
direttore - Andrea Faidutti
Coro "Podgora" di Gorizia
direttore - Federico Spazzapan
Associazione corale "Vox Julia" di Ronchi dei Legionari
direttore - Sonia Magris Sirsen
Coro "La Panarie" di Artegna
direttore - Paolo Paroni
"Wulfenia Chor" di Klagenfurt
direttore - Wolfgang Wulz
Coro polifonico "Città di Pordenone"
direttore Giovanni Piol - Mario Scaramucci
Coro "S. Marco" di Pordenone
direttore - Tiziano Forcolin
spazializzazione suoni digitali
Luca Peresson
personaggi ed interpreti
Bertrando di San Génes Sergio Fantoni
Frate Giovanni di Viktring Massimo Somaglino
primo congiurato/messo Giuliano Bonanni
secondo congiurato Paolo Fagiolo
terzo congiurato Adrian Bustamante
Coro tragico
Maddalena Bolognesi
Francesca Casagrande
Ada De Logu
Claudia Grimaz
Nicoletta Oscuro
Federica Sansevero
Gruppo storico di Gemona
fantasma della madre di Bertrando Elena Sclauzero
tersicorei per Bertrando Lorenzo Dri David Padovan per Club Formula
Direzione artistica generale e coordinamento drammaturgico Light Designing e organizzazione scenica
R. Stroili Gurisatti M.M. Tosolini G.P. Veronese
Il Suono di Ode a Bertrando
Il progetto artistico generale ha previsto la presenza di situazioni musicali di grande impatto dove, masse sonore provenienti da otto fonti che circondavano il pubblico - tre cori misti sul lato destro, tre sul sinistro, il coro virile in posizione frontale, sopraelevato dietro l'orchestra, il coro di voci bianche retroposto rispetto al pubblico, con sopra l'organo nelle chiese in cui è così posizionato - hanno determinato, con tecnica "battente" ma anche "rotatoria", una sorta di oceano sonoro che ha avviluppato l'uditorio. La dimensione "altra" è stata, invece, orientata verso situazioni squisitamente cameristiche, ritagliando nell'orchestra organici strumentali ridotti e particolari per assemblaggio timbrico, oltre alla presenza del gruppo di musica antica, posto a destra dell'orchestra, fino a giungere al "pauperismo" musicale estremo di un duetto per soli soprano e baritono. Il Suono gigantesco, dal vivo, ha anche fruito della presenza di suoni digitali spazializzati che andavano ad addizionarsi ai "movimenti" sonori della masse corali. In sintesi si è tentato di far stare il dramma sacro, mirabilmente scritto da Renato Stroili Gurisatti, "nella" musica, là dove hanno convissuto momenti di abissali precipitazioni (Tempus Irae, In nomine Dei) e di quasi sussurrata delicatezza sonora (Un canto nella notte,Dominus aram suam reliquit). Le composizioni qui contenute costituiscono, dunque, la traccia musicale volutamente eterogenea - dal punto di vista stilistico - di un percorso fortemente simbolico: Bertrando nel segno dell'estrema potenza temporale (i suoni-massa) e dell'estrema povertà cristica (i suoni cameristici e/o "soli"). Profondamente antiideologica e duttile nell'accogliere in se' le sollecitazioni più diverse, la musica di Ode a Bertrando non ha relazioni con la cosiddetta "avanguardia" e o "ricerca" nel senso occidentale del termine anche se in alcun i casi (Adversus Martem , Immortalis) la scrittura è assettata su tecniche espressive colà ravvedibili. Non è pro, né contro, è da un altra parte. Questa musica è stata scritta con la convinzione sempre più solida (e, dunque, critica poiché "un uomo che ha delle convinzioni è un uomo morto" per citare Krishnamurti) che al linguaggio dei Suoni basta molto poco per ritrovare una sostanziale libertà platonica. Una libertà che la trista cultura della sofferenza, del Tramonto dell'Occidente(Spengler), incupita ulteriormente dall'omologazione criptoideologica dei nostri tempi (il potere non ha colori, se non il grigio) cerca ancora di affliggere e limitare. Non riuscendovi in questo caso.
La Costruzione del Suono
Questo documento fonografico - va subito detto - ha un valore sostanzialmente documentale, più che "spettacolare". I mezzi economici a disposizione, all'epoca della produzione del dramma sacro, non hanno consentito la predisposizione di un sistema di registrazione adeguato ad una situazione estremamente complessa costituita da otto cori - sei misti più uno virile e uno di voci bianche in posizione opposta - che circondavano il pubblico oltre ad un'orchestra, un vero e proprio ensemble di percussioni, un insieme strumentale-vocale di musica antica, un organo e suoni digitali spazializzati. Alcuni brani, di taglio cameristico, proprio per questo motivo hanno dovuto essere registrati nuovamente in studio. E' nata così l'immediata necessità di dare ai brani, nel CD, una successione, che tenesse più conto della resa fonica che della sequenza originale dei brani. Una resa fonica di ambienti assai diversi fra loro che ha determinato la necessità di un assemblaggio delle composizioni che apparisse il meno discrasico possibile all'ascolto. Ciò detto non si poteva non lasciare su CD la testimonianza di una grande fatica artistica condivisa da oltre quattrocento persone, tutte componenti la ricca realtà musicale di Friuli e, in parte, della Carinzia. Una dimostrazione, fissata in un documento fonografico, di come sia possibile, in questa regione, realizzare un progetto di arte e cultura di respiro transnazionale. Il tutto è stato realizzato con un budget più che contenuto e, soprattutto, con una professionalità maturata nello straordinario giacimento creativo e organizzativo del Friuli, con la determinante collaborazione degli amici carinziani di Klagenfurt, senza necessitare di apporti che troppo spesso, in ambito musicale e teatrale, hanno un carattere indebitamente surrogativo di presunte incapacità locali. Il provincialismo è, spesso, nella necessità di importare produzioni precostituite e, quasi sempre, scollegate dal contesto culturale del territorio. La straordinaria capacità organizzativa, oltreché concertante, di Marco Sofianopulo, direttore del gigantesco ensemble, ha permesso, ab origine, le condizioni per, comunque, un recupero parziale delle registrazioni documentali effettuate (in condizioni assai difficili!) durante le prove generali e le rappresentazioni avvenute rispettivamente a Udine, in S. Pietro Martire (prove del 26.VI.96) e Duomo (rappresentazione del 29.VI.96), Klagenfurt, chiesa di S. Egidio (28.VI.96), Gorizia, chiesa di. S. Ignazio (30.VI.96). Le registrazioni, sono giunte nelle mani di Vittorio Vella, responsabile dell'Editing effettuato presso i "Delta Studios", come iniziale materiale "grezzo" con notevolissimi problemi di equilibratura dei suoni fra registrazioni in studio e live, dove, comunque, tutto ciò che era possibile è stato fatto con disponibilità ed efficienza dall staff audioilluminotecnico coordinato da Bruno Di Gleria. Si deve alla sua perizia e competenza di Vella se questo documento, pur con tutti i problemi ineliminabili, costituisce, comunque, un qualificato soggetto d'ascolto. Preziosi sono stati anche i consigli di Marco Giommoni, di "Studio Sintesi", che ha seguito l'esecuzione di glassmastering e stampa, responsabile, in parte, di alcune delle registrazioni. Dal punto di vista progettuale si è comunque cercato di costruire un percorso. La circolarità di questo percorso è determinata dalla presenza, in testa e in coda, di due brani per suoni digitali, Est lux ipsa obscuritas taetra e Siderea Fragmenta III, mentre la successione pone in ordine prima i brani ispirati alla musica antica, poi i brani per insieme cameristico, entrambi registrati in studio, poi i brani per ottoni e organo (live senza pubblico) e, infine, le composizioni per ampi organici (live con pubblico durante le rappresentazioni posto al centro di una sorta di "cerchio sonoro" formato da otto cori, oltre ad oragno speculare all'orchestra). L'ordine "narrativo" che vede iniziare il dramma con i cialamelli che annunziano la venuta di Bertrando (Bertrando venit) e terminare con il brano per organico "totale" In Nomine Dei, quale musica processionale per la sua morte, è stato, però, rispettato.
Credits
Alla sensibilità e disponibilità delle persone in elenco si deve la realizzazione di quest'ultima fase di Ode a Bertrando con particolare riferimento al programma televisivo Bertrando: un viaggio nell'arte della storia - trasmesso dalla RAI nel 1997 - e al Compact Disc: Doimo Frangipane, Antonio Picotti, Emanuela Gorgone, Nicola Cossár dell'associazione Radix; i musicisti Alessandro Rizzi, Giulia D'Andrea, Giuseppe Paolo Cecere; l'attore Massimo Somaglino; Carlo Appiotti, Luciano Padovese, Lionello D'Agostini, Paola Tomini, i membri della Commissione Arte e Cultura della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone; Nicola Di Tullio, ex-console generale d'Italia a Klagenfurt, Karl Princic e Hans Widner del comune di Klagenfurt,Helfried Fister del LandesKonservatorium; Roberto Tanfani, Claudio Bonazza, Marco Dagri, Roberto Molinaro, dell'amministrazione regionale; Maurizio Dall'Acqua dell'ARPT; Antonio Devetag e Mario Ascari del Comune di Gorizia; i giornalisti; Tiziana Del Fabbro, Flavio Vidoni, Andrea Valcic, Licio Damiani; i registi Remigio Romano, Giancarlo Deganutti, Euro Metelli, Gioia Meloni; Manlio Michelutti, Giancarlo Menis, Marzio Strassoldo, Zanini, Emilio Goi, Klg., Lucio Comellato, Antonino Cappellari, Roberto Bertossi, Ugo Cividino. E, inoltre i musicisti che hanno accettato di registrare nuovamente alcuni brani - ex-novo i bravi Mauro Verona e Claudio Praturlon - e tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato al grande progetto con particolare riferimento allo staff tecnico, ai direttori dei cori, del gruppo di musica antica e a Marco Sofianopulo.
Direzione artistica Marco Maria Tosolini
Assistenza e coordinamento generale Alessandro Rizzi
Revisione parti nuove registrazioni Giulia D'Andrea
Coordinamento amministrativo Emanuela Gorgone
Ingegneria del suono ed Editing Vittorio Vella
Revisone generale e cura della stampa Marco Giommoni
Per le nuove registrazioni
Insieme vocale-strumentale "Dramsam"
Direttore Giuseppe Paolo Cecere
Alessandra Cossi, canto, symphonia,
Marco ferrari, flauti, cialamelli, bombarde,
Alison Gangler, cialamelli, bombarde,
Giuseppe Paolo Cecerecanto, viella, ribeca, salterio, ghironda
tracce nn. 2,3,4,5
Gabriele Ribis, baritono,
Veronica Vascotto, soprano,
Elena Musto, oboe,
Giovanni Brondani, fagotto,
Marco Brondani, fagotto,
Daniela Bonitatibus, arpa,
Alberto Orioles,tastiera (vibrafono campionato),
Paolo Viezzi, basso elettrico
traccia n. 6
Veronica Vascotto, soprano,
Elena Musto, oboe, Alessandro Rizzi,flauto,
Giovanni Brondani, fagotto,
Marco Brondani, fagotto,
Alberto Orioles, tastiera (vibrafono campionato),
Paolo Viezzi, basso elettrico
traccia n. 7
Gabriele Ribis, baritono,
Veronica Vascotto, soprano
traccia n. 8
Stephanie Venuti, organo,
Marco Peruzzo, tromba,
Claudio Praturlon, tromba,
Flavio Lucchitta, trombone,
Federico Cumar, trombone,
Michele Del Vecchio, corno,
Mauro Verona, corno,
Daniele Fontanot, tuba
tracce nn. 9, 10
Gabriele Ribis, baritono,
Veronica Vascotto, soprano,
Alberto Orioles, organo,
Andrea Favot, clarinetto,
Lorenzo Marcolina, clarinetto e clarinetto basso,
Daniela Bonitatibus, arpa
brano n. 12(a)
Registrazioni
di Vittorio Vella presso "Delta Studios" in Udine nn. 2,3,4,5 (Luglio 1996), nn. 6,7,8, 12a (Ottobre 1997);
di Vittorio Vella presso Chiesa di S. Ignazio in Gorizia (Ottobre 1997) nn. 9, 10;
di Marco Maria Tosolini presso Arcana Mobile Power Connection in Tenneneh nn. 1, 20 (Maggio 1996), con ristrumentazione digitale presso "Delta Studios" in Udine(Novembre 1997);
di Bruno Di Gleria e Luca Peresson nn. 11, 12b, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19 presso Duomo di Udine (live, 29 Giugno 1996);
registrazione prova per equlibratura, orientamento, spazializzazione delle fonti e masse sonore a cura di Marco Giommoni per "Studio Sintesi" presso Chiesa di S. Pietro Martire in Udine (prova generale del 26 Giugno 1996).
Riorganizzazione materiali audio, trattamento digitale e spazializzazione Ultrapex per le registrazioni live, mixaggio e remixaggio registrazioni in studio e in ambiente, montaggio e ristrutturazioni parziali sequenze (nn. 9, 10, 12a e b) a cura di Vittorio Vella e Marco Maria Tosolini.
Editing generale di Vittorio Vella presso "Delta Studios" Realizzazione grafica digitale di Ugo Cividino e Marco Maria Tosolini
Ideazione grafica della copertina da un'idea di Marco De Anna Inserimento codici digitali e revisione definitiva, glassmastering e stampa a cura di Marco Giommoni presso "Studio Sintesi"