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14 ottobre ore 21.00
Teatro San Giorgio - Udine


Dialoghi e Suoni

 

prima parte
Introspezioni sull’espressione contemporanea
con Azio Corghi e Marco Maria Tosolini

 

seconda parte 
Alda Caiello, soprano

Elisa Cozzini, flauto
Marco Ortolani, clarinetto
Sergio Sorrentino, chitarra
Duccio Ceccanti, violino
Vittorio Ceccanti, violoncello

Mauro Bonifacio, direttore

 

Programma:

Nocturnus Visus (1999) 
per clarinetto solo

Petit Caprice (Style Offenbach) (1992) 
per violino solo
(da Péchés de vieillesse di Gioachino Rossini)

Consonancias y Redobles (1973) 
per chitarra sola

Tang’ Jok(him) (2009) 
per violoncello solo
(prima esecuzione assoluta)

a ‘nsunnari... (1998) 
per soprano, flauto, clarinetto, chitarra, violino, violoncello
(testi tratti dal Corpus di Musiche Siciliane a cura di Alberto Favara, 
dal Canzoniere Italiano a cura di Pier Paolo Pasolini, 
da Ambarabà a cura di Lella Gandini)

 

Azio Corghi nasce a Cirié, in provincia di Torino, il 9 marzo 1937. Fino al 1950 ripartisce i suoi studi tra la pittura e la musica. Nel 1956 si iscrive al Conservatorio di Torino, dove frequenta le classi di pianoforte sotto la guida di M. Zanfi e di storia della musica con M. Mila. 
Si trasferisce nel 1962 a Milano per frequentare al Conservatorio G. Verdi i corsi di composizione, musica corale, direzione di coro e d’orchestra, composizione polifonica vocale, rispettivamente sotto la guida di B. Bettinelli, A. Bortone, A. Votto e G. Farina. Nel 1967 vince il concorso Ricordi-Rai con Intavolature, che viene eseguito alla Fenice di Venezia. Insegna al Conservatorio di Torino, prosegue poi l’attività didattica al Conservatorio di Milano. 
Nel 1973 la Fondazione Rossini di Pesaro e Casa Ricordi gli affidano la realizzazione dell’edizione critica dell’Italiana in Algeri di G. Rossini. Per la stagione 1989-1990 va in scena alla Scala Blimunda, opera su libretto del compositore stesso e di J. Saramago. Una giuria presieduta da G. Petrassi gli assegna il premio “Omaggio a Massimo Mila” per la sua attività didattica. In occasione del bicentenario rossiniano compone Suite dodo, da Péchés de vieillesse di Rossini; viene intanto eseguito a Pesaro e trasmesso in diretta mondovisione, il balletto “un petit train de plaisir”. Il 31 ottobre 1993 va in scena a Münster Divara (“Wasser und Blut”), dramma musicale su libretto del compositore e di Saramago. 
È nominato accademico di Santa Cecilia, coordinatore dei corsi e docente di composizione all’Accademia Petrassi. Su invito del II Concorso Pianistico Internazionale “Umberto Micheli”, compone lo studio da concerto “...ça ira!”. Nel quadro delle celebrazioni per il centenario donizettiano gli viene commissionata la trascrizione delle ariette da Nuits d’été à Pausilippe. 
Su commissione del Teatro alla Scala, scrive Tat’jana, dramma lirico da Cechov. Intraprende nel 2000 la composizione di Amori incrociati, dal Decameron nella versione di A. Busi, commissione dell’Orchestra della Rai. Nel 2001 scrive per gli Städtische Bühnen Münster Cruci-Verba, lettura e commento dal Vangelo secondo Gesù di Saramago sopra la Via Crucis di Liszt. 
In occasione del centenario belliniano, scrive “...malinconia, ninfa gentile” per il Teatro Massimo Bellini di Catania. 
L’Accademia di Santa Cecilia presieduta da Luciano Berio gli commissiona De paz e de guerra, su testo di Saramago. L’8 luglio 2004 va in scena al Teatro dei Rozzi di Siena, su commissione dell’Accademia Chigiana, ¿Pia?, dialogo drammatico-musicale liberamente tratto dal Dialogo nella palude di M. Yourcenar. 
Nel 2005 scrive Il dissoluto assolto, teatro musicale in un atto su libretto proprio e di Saramago, coproduzione del Teatro San Carlos di Lisbona e del Teatro alla Scala di Milano. In occasione del 25° anniversario della fondazione della Filarmonica della Scala, l’orchestra gli ha commissionato Poema Sinfonico, brano la cui prima assoluta, diretta da Riccardo Chailly è avvenuta il 29 gennaio 2007. L’Ensemble Punto It, per i 500 anni dalla nascita del Palladio, gli commissiona nel 2008 Giocasta. L’opera è una rilettura in chiave moderna (libretto di Maddalena Mazzocut-Mis) dell’Edipo Tiranno di Sofocle, tragedia che, con le musiche di Andrea Gabrieli, fu rappresentata nel 1585 all’inaugurazione del Teatro Olimpico.

Mauro Bonifacio - Ha compiuto gli studi di pianoforte con Piero Rattalino e di composizione con Azio Corghi presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Si è perfezionato, come direttore d’orchestra, con Karl Österreicher al Verein Musikseminar di Vienna. Le sue composizioni cameristiche e sinfoniche sono state commissionate da molte istituzioni musicali (Biennale di Venezia, Milano Musica, OSER, RAI, RomaEuropa) e programmate in importanti stagioni concertistiche europee. Tiene Master Class di Composizione presso importanti accademie ed è, dal 2005, Direttore e Assistente alla parte musicale per il Corso di Composizione dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Insegna presso il Conservatorio di Milano, istituto ove è anche Responsabile del Laboratorio di Musica Contemporanea.
Dal 1994 al 2000 ha diretto regolarmente l’Ensemble MUSICA20, con il quale ha svolto uno specifico lavoro dedicato alla letteratura cameristica del Novecento storico e a quella contemporanea. Invitato da numerose istituzioni, ha diretto in prima esecuzione musiche di Cardi, Fedele, Guarnieri, Lanza, Maggi, Manca, Manzoni, Morricone, Nieder, Pennisi, Solbiati, Vacchi. Al Rossini Opera Festival 1992 ha diretto la prima mondiale di Un petit train de plaisir, balletto di Azio Corghi con la coreografia di Amedeo Amodio e con Bruno Canino, Antonio Ballista e Les percussions de Strasbourg. Il cd registrato per la BMG RICORDI con la medesima opera ha vinto il premio Editor’s Choice 1995 nell’ambito delle manifestazioni di Cannes Classical Awards. Per il catalogo BMG ha registrato, in qualità di direttore dell’Ensemble MUSICA20, altri due cd monografici dedicati alle musiche di Fabio Vacchi e Azio Corghi. 

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