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Contemporanea 2003

16 ottobre 2003 
Teatro San Giorgio - Udine - ore 21.00
Paola Baron - arpa
Matteo Andri - pianoforte

Programma


Jean Michel Damase (1928)
Sicilienne variée (1966)

Marius Flothuis (1914-2002)
Pour le thombeau d’Orphee (1950)

Gabriel Faure (1845-1924) 
Impromptu op. 86 (1904)

Pierre Sancan (1916)
Thème et Variations (1975)

John Cage (1912-1992)
In a landscape (1948)

Luciano Berio (1925- 2003)
Sequenza II (1963)


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Mauro Vidoni (1969) 
1939 Voci dell’anima (2003)
(4 quadri per pianoforte) 
prima esecuzione assoluta

Stefano Bulfon (1975) 
Herbarium (1996-1999)
Il canto delle Esperidi
Page
Flos I
Flos II
Piccolo corale per Alessandra
Page
Éventail
Al vento, che si porta via il mio tempo

Simone Movio (1978) 
Teatrini per pianoforte (2003)
prima esecuzione assoluta

Renato Miani (1965)
Corale IV Seid froh dieweil (2002)


Paola Baron si è diplomata con il massimo dei voti con Patrizia Tassini presso il Conservatorio J. Tomadini di Udine. Si sta perfezionando con Fabrice Pierre e frequenta l’Accademia per Professori d’Orchestra Teatro alla Scala. Ha seguito master classes tenute da Susanna Mildonian e Cristina Bianchi. Ha studiato, per la formazione orchestrale, presso la Scuola Musicale di Milano sotto la guida di Mimma Oliva; è membro dell’orchestra L. Cherubini di Milano, diretta da Riccardo Muti. Ha collaborato e collabora, anche in qualità di Prima Arpa, con la Slovenska Filharmonija Orchestra, RTV Slovenija Orchestra, SNG Orchestra di Maribor, Simfonicni Filharmonija Orchestra di Maribor, HNK Ivana pl. Zajca di Rijeka, Orchestra Sinfonica del Friuli- Venezia Giulia, Orchestra del Tiroler Festspiele (dir. Gustav Kuhn). Ha tenuto concerti come solista, in formazioni cameristiche (con la partecipazione al IV Simposio Arpistico Europeo) e come solista con orchestra in Italia e all’estero (Francia, USA, Slovenia, Croazia). Ha partecipato a concorsi nazionali e internazionali: USA International Harp Competition, Concorso Nazionale “F. Schubert” (Primo Premio Assoluto), Concorso Internazionale Città di Tortona (Terzo Premio), X Concorso Nazionale della Società Umanitaria di Milano (Primo Premio); nel Maggio 2002 ha vinto il Secondo Premio al V. Salvi, il più prestigioso concorso arpistico italiano. Ha inciso per la Sarx Records in prima assoluta brani di Noel-Gallon e J. Guridi.

Matteo Andri, friulano, si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione speciale sotto la guida della prof.ssa Maria Grazia Cabai al Conservatorio J. Tomadini di Udine dove attualmente frequenta il corso di composizione con il prof. Renato Miani. Premiato al Quarto Concorso Internazionale per giovani talenti di Povoletto (terzo premio), al XV Premio Pianistico Terzo Musica (secondo premio ex-aequo), al Concorso Pianistico Nazionale Città di Castiglione Fiorentino e alla XVI Rassegna Nazionale I Giovani per i Giovani di San Pietro in Vincoli (primo premio), di recente è stato selezionato per rappresentare la regione Friuli-Venezia Giulia nel concorso nazionale indetto dal Soroptimist. Ha frequentato corsi di perfezionamento con i maestri Boris Bloch, Paul Badura-Skoda, Giorgio Lovato e con il Trio di Parma per la musica da camera e ha registrato per la RAI regionale.
Ha suonato per gli Amici della Musica di Udine e di Vicenza, il Rotary Club di Cittadella nella ventisettesima rassegna musicale I Nuovi Talenti scelto tra i migliori diplomati del triveneto, il F.A.I. e per i concerti dell’Auditorium Zanussi di Pordenone, della Provincia di Udine (Progetto musica dal Medioevo all’Oggi), della Accademia di Studi pianistici A. Ricci, del Soroptimist Club di Cividale del Friuli e delle Comunità Italiane in Croazia. Attualmente segue corsi con il maestro Boris Petrushanskj.

 

18 ottobre 2003 
Teatro San Giorgio - Udine - ore 21.00
Giampaolo Nuti - pianoforte

Programma

Rachele Antonini (1979)
Something about a ruby-frenzy (2003)

Amr Okba (1972)
Wassertropfen (2003)

György Ligeti (1923)
Musica ricercata (1951-53)
Sostenuto – Misurato
Mesto, rigido e cerimoniale
Allegro con spirito
Tempo di Valse (poco vivace – “à l’orgue de Barbarie”)
Rubato. Lamentoso
Allegro molto capriccioso
Cantabile, molto legato
Vivace. Energico
Adagio. Mesto (Béla Bartok in memoriam)
Vivace. Capriccioso
Andante misurato e tranquillo (Omaggio a G. Frescobaldi)

****************

Luciano Berio (1925-2003) 
Four Encores
Erdenklavier (1969)
Luftklavier (1985)
Wasserklavier (1965)
Feuerklavier (1989)

Peter Tatrai (1977) 
Per la memoria di veri componisti russi (1998)

Klaus Ager (1946) 
Da Blätter op. 45 (1990)
Vergessen
Abend der Erinnerung
Nacht
Toccata
Schweigen

Stefano Scodanibbio (1956) 
Only connect (2001)

Il programma affianca opere di giovani compositori - allievi del Mozarteum di Salisburgo, dell'Accademia Ferenc Liszt di Budapest e del Conservatorio A. Buzzolla di Adria - a brani di grandi autori del nostro tempo, creando un panorama sonoro composito teso a innescare un rapporto dialettico fra generazioni, un confronto costruttivo sul divenire della musica d'oggi.


Concerto realizzato in collaborazione e con il sostegno
del Conservatorio A. Buzzolla di Adria


Giampaolo Nuti è nato a Firenze, dove ha compiuto gli studi pianistici sotto la guida di Antonio Bacchelli; successivamente ha studiato con Franco Scala ad Imola ed ha seguito corsi di perfezionamento in Italia e all’estero, sia di pianoforte che di musica da camera. Ha compiuto inoltre studi di clavicembalo - diplomandosi col massimo dei voti e lode - musica elettronica e direzione d’orchestra. Vincitore di numerosi concorsi pianistici nazionali, ha tenuto concerti in Austria, Germania, Irlanda, Svezia, Slovenia, Stati Uniti, Canada, Perù e Messico, nonché nei più importanti centri italiani; si è esibito come solista con numerose orchestre sinfoniche e cameristiche, collaborando con M. Marvulli, E.G. Yaslicam, R. Gutter, C. Topilow, N.Samale. Ha suonato concerti di Bach, Haydn, Mozart, Beethoven, Chopin, Liszt e Shostakovich (I°) con l’Orchestra da Camera Fiorentina, Chopin con la Filarmonica Marchigiana e la Giovanile di Genova, Ciaikovsky con la Sinfonica di Lecce, nonché il Secondo concerto di Shostakovic con la NRO al Festival di Breckenridge, Colorado, ed il KV 466 di Mozart con la Residenzorchester a Vienna. Ha suonato inoltre il Concerto (1979) di Schnittke per il Festival di Fermo. E' risultato vincitore dei concorsi a cattedra nei Conservatori di Musica sia di Pianoforte Complementare che di Pianoforte Principale, classificandosi al primo e al quarto posto delle rispettive graduatorie nazionali ed è attualmente docente presso il Conservatorio di Adria. Ha tenuto Masterclass per gli studenti della Showa University di Tokyo ed ha collaborato con l'Accademia Chigiana di Siena in qualità di assistente di Yuri Ahronovitch; tiene inoltre regolarmente seminari sugli aspetti più disparati del repertorio e dell'esecuzione. Il suo ampio repertorio solistico dedica una particolare attenzione alle trascrizioni d’autore ed alle composizioni meno eseguite - come nei concerti monografici dedicati agli Studi di Alkan e Sorabji, o con l’integrale dei Preludi e Fuga di Shostakovich - che Giampaolo Nuti suona spesso con grande successo di critica e pubblico.

 

19 ottobre 2003 
Teatro San Giorgio - Udine - ore 21.00
Luisa Sello – flauto e microteatro
Hans - Jürgen Gerung – chitarra e voce recitante
(Edoardo Milani, elettronica - Stefano Veronese, luci ed aiuto regia)

Programma
Hans Ulrich Lehmann (1937) 
Etwas Klang von meiner Oberfläche(1991) 
per chitarra
(meditativo - con animo)


Andrea Talmelli (1950)
Studio coreografico n.1 sui Klinamen (2003)
per ottavino e supporto elettronico
prima esecuzione assoluta


Hans Ulrich Lehmann (1937) 
Etwas Klang von meiner Oberfläche (1991) 
per chitarra
(perpetuo)


Caterina Calderoni (1963)
Crysalis II (2003)
per flauti e supporto elettronico


Hans Ulrich Lehmann (1937) 
Etwas Klang von meiner Oberfläche (1991) 
per chitarra
(largo)


Nicola Sani (1961)
I binari del tempo(1998)
per flauto e nastro magnetico
prima esecuzione regionale


Hans Ulrich Lehmann (1937) 
Etwas Klang von meiner Oberfläche (1991) 
per chitarra
(calmo)


Hans Jürgen Gerung (1960)
Orfeo (2002)
microteatro per flauto in sol 
su testi di Edgar Allan Poe
prima esecuzione assoluta


Luisa Sello - flauti e ideazione scenica
Hans Jürgen Gerung - chitarra e voce recitante

(Edoardo Milani, elettronica - Stefano Veronese, luci ed aiuto regia)

Luisa Sello, udinese, diplomatasi giovanissima in flauto, dopo il Diploma conseguito al Conservatorio della sua città, ha studiato all’Accademia Chigiana di Siena con Severino Gazzelloni e all’Académie Internationale de Nice con Alain Marion ed a Parigi con Raymond Guiot.
Distintasi subito per fraseggio e qualità del suono (scrivono di lei Severino Gazzelloni: “magnifica sensibilità interpretativa e ottimo suono” – Raymond Guiot: “Très musical, superbe son”) ha iniziato un percorso concertistico che la vede ormai presente in numerosi Festivals e Rassegne internazionali. Dopo una breve esperienza orchestrale e la collaborazione con l’orchestra del Teatro alla Scala di Milano sotto la direzione di Riccardo Muti, inizia l’attività solistica e suona accanto ad artisti come Trevor Pinnock, Alirio Diaz, Domenico Nordio, Johannes Jess Kropfitsch, Edgar Guggeis, l’Aspekte Ensemble Salzburg, il Jess Trio Wien, ed è ospite solista di orchestre come I Virtuosi Italiani, I Virtuosi dell’Ensemble di Venezia, l’Orchestra Milano Classica e la Salzburger Kammerochester. Appassionata interprete della produzione contemporanea, lavora con numerosi compositori (Franco Donatoni, Fabio Nieder, Francesco Pennisi, Primoz Ramovs, Josef Anton Riedl, Salvatore Sciarrino) eseguendone le opere in prima assoluta in Festival quali La Biennale di Venezia, Klang-Aktionen München, Musikprotokoll Graz, Mittelfest. 
Titolare della cattedra di flauto al Conservatorio “Giuseppe Tartini” di Trieste, viene regolarmente invitata a tenere Master Class alle Accademie di Mosca, Vienna, Köln e ai Summerkurse für Musik di St.Paul in Austria. Nell’autunno 2003 è stata invitata a tenere una Masterclass al Conservatorio di Buenos Aires ed a rappresentare l’Italia nel Festival Flautistico al Konzerthouse di Vienna. Ha inciso per la Casa Discografica RivoAlto e la Pierre Verany.

Hans - Jürgen Gerung, Compositore, chitarrista, pittore e grafico, dopo aver inziato nel 1983 gli studi di Fisica all’universitá di Monaco, cambia indirizzo e passa al Conservatorio Leopold Mozart di Augusta, dove studia musica (chitarra con il Maestro Franz Mayr-Musiol e tromba con Wolfgang Sigert). Impegnato in concerti in Germania, Toscana, Roma, Torino, Palermo Basilea, Winterthur e Parigi, coltiva anche gli studi di composizione con Hans Ulrich Lehmann (Conservatorio di Zurigo) e da Sylvano Bussotti (Roma e Firenze). Negli anni 1994-98 studia interpretazione della musica contemporanea presso il professore Christoph Jäggin (Conservatorio di Winterthur).
Le sue opere musicali vengono eseguite da ensembles e solisti tedeschi, svizzeri e trasmesse dalla radio e televisione bavarese, cosí come da quella italiana. Nel febbraio del 1998 viene premiato dalla giuria del Torneo Internazionale di Musica per la composizione “88-97“ che lo lascia partecipare, insieme ad altri 5 pezzi di compositori europei, alla finale del concorso a Roma. 
Nel 1998 scrive il brano “Musica per il LIUTO FORTE“. Questa composizione é stata scritta per un nuovo liuto in occasione del congresso internazionale di liuto a Basilea ed eseguito nella Schola Cantorum Basilensis nel marzo del 1999. Il LIUTO FORTE é stato costruito, oltre che sulle esigenze del compositore stesso, da André Burguete, Benno Streu e Günter Mark. Nel novembre dello stesso anno questo strumento riceve il premio alla cultura dal Parlamento Europeo.
Del concerto tenuto alla Brunnenburg di Merano “amoremorte - Gesualdo“ viene girato un film dal regista italiano Marco Agostinelli. Nel film diario novecento dello stesso regista, vengono utilizzate come colonne sonore “La Commedia dell’arte“ e “Musik für Flöte und Gitarre“.
Nel 1999 Sylvano Bussotti scrive il brano “Ermafrodito“, fantasia mitologica per chitarra, commissionata da Hans-Jürgen Gerung e presentato nel Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, durante una conferenza tenuta dal M° Bussotti. Lavora insieme al coreografo Luca Veggetti (Alvin Ailey American Dance Theater di Parigi) per la realizzazione teatrale delle sue opere. Collabora con la scultrice e poetessa italiana Alessandra Bonoli; scrive dei brani musicali come sottofondo alle sue poesie raccolte nel diario. Nell’ aprile 2000 suona come solista insieme all’Orchestre Philarmonique du Luxembourg, sotto la direzione del M° Arturo Tamayo, il brano “Nuovo scenario a Lorenzaccio“ di Sylvano Bussotti. Il coreografo Luca Veggetti (Parigi, Bologna) utilizza le musiche di Gerung per la realizzazione dei suoi balletti; cosí come la coreografia dell’”Ermafrodito” la cui prima viene presentata nella primavera del 2002 al Teatro Carignano dal Balletto del Teatro di Torino, sotto la direzione di Loredana Furno.
Suona con una chitarra di Richard Wolfram (1936)

 


24 ottobre 2003
Teatro San Giorgio - Udine - ore 21.00
Roberto Fabbriciani - flauto 
Alvise Vidolin - live electronics

Programma


Adriano Guarnieri(1947) 
Sull'onda notturna del mare infinito (2003)
per flauto contrabbasso e live electronics.


Jean Claude Risset (1938)
Passages (1982) 
per flauto, nastro magnetico e live electronics.


Agostino Di Scipio
 (1962) 
Meccanica dei flauti (2001) 
per flauto e live electronics.


Luigi Nono (1924 – 1990) 
Das atmende Klarsein, fragment (1981)
per flauto basso, nastro magnetico e live electronics.

Roberto Fabbriciani è nato ad Arezzo nel 1949. Diplomatosi giovanissimo in flauto traverso, ha vinto numerosi Concorsi ed ha fatto parte delle Orchestre del Maggio Musicale Fiorentino e della Scala di Milano. Virtuoso, interprete originale ed artista versatile ha innovato la tecnica moltiplicando le possibilità sonore dello strumento. 
“Di Roberto Fabbriciani o della “nuova provocazione” per gli infiniti mondi a inventare a scoprire con il flauto.” Luigi Nono (1983).
Al contributo dato da Fabbriciani alla Storia della Musica in seno al progresso del flauto nel Novecento occorre aggiungere la sua pregevole capacità di completare il pensiero del compositore al di là di vuoti e sterili accademismi valorizzando le qualità compositive dell’opera e le possibilità esecutive che essa sottende. 
“…sarebbe senz’altro lui giacché qualsiasi cosa egli suona è sempre nel modo migliore.” John Cage (1989).
Per queste qualità e per la costante attenzione alla musica contemporanea Roberto Fabbriciani ha collaborato con i maggiori compositori del Novecento che gli hanno dedicato numerose ed importanti opere: S. Bussotti, J. Cage, N. Castiglioni, A. Clementi, Luis De Pablo, F. Donatoni, J. Feld, B. Ferneyhough, J. Françaix, A. Guarnieri, T. Hosokawa, E. Krenek, G. Kurtág, E. Morricone, L. Nono, G. Petrassi, W. Rihm, J.C. Risset, S. Sciarrino, D. Schnebel, K. Stockhausen, T. Takemitsu, I. Yun (J. Cage Two; F. Donatoni Nidi, Fili, Midi; B. Ferneyhough Carceri d’invenzione; L. Nono Das atmende Klarsein; S. Sciarrino Fabbrica degli incantesimi). Ha suonato con repertorio eterogeneo presso alcuni fra i più importanti Festivals: Biennale di Venezia, Maggio Musicale Fiorentino, Spoleto, Donaueschingen, Salisburgo, Lockenhaus, Bruxelles, Parigi, Londra, Edimburgo, Vienna, Monaco, Berlino, Tokyo. Ha effettuato recitals per flauto solo, flauto e pianoforte e flauto ed orchestra presso prestigiosi Teatri ed Istituzioni Musicali: Scala di Milano, Teatro Châtelet, IRCAM e Centro Pompidou di Parigi, Filarmonica di Berlino, Konzerthaus di Vienna, Gasteig e Hercules Saal di Monaco, Barbican e Royal Festival Hall di Londra, Teatro Ginza e Suntory di Tokyo, Sala Cajkowskij di Mosca e Carnegie Hall di New York con orchestre quali l’Orchestra della Scala di Milano, dell’Accademia S. Cecilia di Roma, le Orchestre della Rai, Ecyo, London Sinfonietta, LSO, RTL Luxembourg, BRTN Brussel, Orchestre Symphonique de la Monnaie, SWF Baden-Baden, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, Bayerischen Rundfunks, l’Orchestra Filarmonica di Monaco. Ha suonato come solista con i direttori C. Abbado, L. Berio, E. Bour, A. Ceccato, S. Comissiona, R. Chailly, P. Eötvös, V. Fedoseyev, G. Gavazzeni, M. Gielen, D. Kachidse, B. Klee, B. Maderna, R. Muti, Z. Pesko, D. Shallon, G. Sinopoli, A. Tamayo, L. Zagrosek. Ha inciso numerosi dischi per le etichette internazionali Philips, Ricordi, Fonit Cetra, Arts, Col legno, Fontec, Sony, Koch, ECM. Attualmente tiene il Corso di perfezionamento presso l’Università del Mozarteum di Salisburgo.


Alvise Vidolin, regista del suono, pioniere della musica informatica, interprete di Live Electronics, nasce a Padova nel 1949 dove compie studi scientifici e musicali. Collabora dal 1974 con il Centro di Sonologia Computazionale (CSC) dell'Università di Padova partecipando alla sua fondazione, svolgendo attività didattica al corso di Sistemi di Elaborazione per la Musica della Facoltà di Ingegneria e di ricerca nel campo della composizione assistita dall'elaboratore ed è tuttora membro del direttivo. Co-fondatore della Associazione di Informatica Musicale Italiana (AIMI) ne ha assunto la presidenza nel triennio 1988-1990 ed è tuttora membro del direttivo. Dal 1977 ha collaborato in varie occasioni con la Biennale di Venezia soprattutto in veste di responsabile del Laboratorio permanente per l'Informatica Musicale della Biennale (LIMB). Dal 1992 al 1998 ha collaborato con il Centro Tempo Reale di Firenze come responsabile della produzione musicale. E' inoltre membro del comitato scientifico dell'Archivio Luigi Nono. Ha curato la realizzazione elettronica e la regia del suono di molte opere musicali collaborando con diversi compositori fra cui Claudio Ambrosini, Giorgio Battistelli, Luciano Berio, Aldo Clementi, Wolfango Dalla Vecchia, Franco Donatoni, Adriano Guarnieri, Luigi Nono, Salvatore Sciarrino, curandone l'esecuzione in festival e teatri internazionali. Fra questi, la Biennale di Venezia, CCOT Festival a Taipei, Donaueschinger Musikstage, Festival d’Automne a Parigi, Festival delle Nazioni di Città di Castello, IRCAM di Parigi, Maggio Musicale Fiorentino, Milano Musica, Münchener Biennale, Musik-biennale Berlino, Salzburger Festspiele, Settembre Musica Torino, Wien Modern; i teatri Alla Scala di Milano, Almeida di Londra, Alten Oper di Francoforte, Comunale di Bologna, Dell’Opera di Roma, Opera Bastille di Parigi, Opéra National du Rhin di Strasburgo, Staatstheater di Stoccarda, Theatre National de Chaillot a Parigi. Ha pubblicato lavori di carattere scientifico e divulgativo e tenuto numerose conferenze sui rapporti fra musica e tecnologia. Svolge inoltre attività di ricerca scientifica studiando le potenzialità compositive ed esecutive offerte dai mezzi informatici in tempo reale e dai sistemi multimediali. E' docente di Musica Elettronica presso il Conservatorio "B. Marcello" di Venezia e di Musica Elettronica e Informatica presso l’Accademia Internazionale della Musica delle Scuole Civiche di Milano.

 

26 ottobre 2003 
Teatro San Giorgio - Udine - ore 21.00
Taukay Ensemble


Tiziano Cantoni flauti
Nicola Bulfone clarinetti
Dario Caroli fagotto
Barbara Tomasin percussioni
Stefano Bulfon pianoforte
Giorgio Gerin viola
Mara Grion violoncello
Laura Soranzio contrabbasso
Direttore Paolo Longo

Programma


Maurizio Ferrari (1956) 
Trame polifoniche... melodie, contrappunti (2003)


Giovanni Mancuso (1970)
Farsa Italia n°2 (2003)


Marco Betta (1964)
Ombre sul mare (2003)


Matteo Pittino (1958)
Nera madre di oscure voci (2003)


Giorgio Colombo Taccani (1961)
Tre variazioni di un Ottobre lontano (2003)

Renato Miani (1965)
Grande grigio (2003)


Luca Mosca (1957)
Sette rose più tardi (2003)


Stefano Procaccioli (1960)
Serenata seconda (2003)


Giulio Castagnoli (1958) 
In inchiostro di china (2003)


Gilberto Bosco (1946) 
Dal deserto (2003)


Tutti i brani sono stati richiesti appositamente dal Taukay Ensemble 
e vengono qui presentati in prima esecuzione assoluta.


Il TauKay Ensemble nasce nel 1996 dall'incontro di alcuni musicisti indipendenti, tutti con alle spalle esperienze in varie istituzioni di prestigio quali le orchestre dei teatri La Scala di Milano, La Fenice di Venezia, de l'Opéra National de Lyon del Nuovo Teatro Nazionale di Tokyo ecc... Essi decidono di unirsi periodicamente con l'intento di mantenere vivo un momento di riflessione attorno a quei generi musicali che, non essendo orientati a priori allo sfruttamento dei meccanismi propri alle logiche del mercato di massa, per la loro stessa esistenza oggi più che mai hanno bisogno di un sostegno attivo di tutte le parti in causa. L'attività del TauKay Ensemble si esplica così, da una parte stimolando i compositori alla creazione di opere nuove, dall'altra creando momenti di contatto con il pubblico attraverso l'attività concertistica e la conseguente registrazione di CD. Tutta l'attività è quindi incentrata sull'esecuzione di composizioni espressamente scritte da molti validi autori alcuni dei quali di indiscussa caratura internazionale.
Questo concerto, come i precedenti, continua a perseguire l'utopica volontà di offrire la testimonianza di una realtà musicale mettendone a fuoco gli aspetti più diversi, se pur nell'inevitabile parzialità, senza alcuna censura riguardante stili o quant'altro.
Responsabili artistici dell'attività del TauKay Ensemble sono Paolo Longo e Stefano Procaccioli.

 

 

Durante i giorni di concerto
PIERMARIO CIANI

IN MOSTRA

Piermario Ciani è nato il 19 Giugno 1951 a Bertiolo (Ud) dove tuttora abita.
È stato allievo di Luther Blissett alla Psichogeographical Art School of London. 
Ha realizzato immagini con procedimenti manuali, fotochimici, elettrostatici e digitali. Pubblica ed espone le sue opere dal 1976: prima dipinti, poi fotografie, xerografie, mail-art, installazioni multimedia e adesivi. Predilige i supporti cartacei ma spesso le sue opere sono immateriali e si percepiscono ai confini tra la telepatica e la telematica.
Dopo quindici anni di pausa ha ripreso a fotografare con l’intento di registrare vari aspetti del suo Friuli. In questa occasione propone una prima parte dei ritratti di artisti e operatori culturali ripresi nel loro studio, in casa o in momenti privati e talvolta con la famiglia.
All’interno della sala ci sono quattro elaborazioni fotografiche, un autoritratto esteso alle figlie Erika, Alice e alla nipote Michelle.

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