Renato Miani (Udine, 1965), ha studiato composizione con D. Zanettovich, ed ha seguito corsi di perfezionamento con F. Nieder e W. Rihm. Ha ottenuto vari premi in concorsi nazionali ed interna- zionali (Friburgo, Amsterdam, Vienna, Tolosa, Roma, Pescara, Perugia...).
Sue opere sono state eseguite in diverse manifestazioni in Italia ed all’Estero, fra le quali: Fe- stival “F. Schubert” al Musikverein di Vienna, Stagione concertistica del Wiener Konzerthaus, Concerti della Technischen Universität di Vienna, “Gaudeamus Music-Week” di Amsterdam, Fe- stival de Musique Sacree di Friburgo, “Schumannsplitter” al Mozarteum di Salisburgo, “Akzente” al Konzerthaus di Klagenfurt, “Expan”- Werkstatt für neue Musik di Spittal, International Rewiew of Composers di Belgrado, Encuentro de musica contemporanea di Camaguey, “Nuove musiche d’Europa e Cina” e Stagione Ex Novo al Teatro la Fenice di Venezia, Biennale di Venezia, Amici della musica di Mestre, “ContempoPratoFestival”, Stagione concertistica del Teatro Giovanni da Udine, Stagione degli Amici della musica di Udine, “Premio Amidei” di Gorizia e trasmesse dalla RAI e da varie emittenti internazionali. Attualmente è docente di Composizione al Conservatorio di Musica “J. Tomadini” di Udine. Ha insegnato presso l’Università di Udine ed è stato docente ospite al Mozarteum di Salisburgo e docente ai Corsi di perfezionamento Alpe Adria (Udine).
Mario Pagotto (1966) è autore di musica operistica, di musica per balletto, di musica sinfonica, vocale, cameristica e per video. Le sue composizioni sono state eseguite da importanti associ- azioni concertistiche in Italia e all’estero e programmate in festival di musica contemporanea (“Bi- ennale” di Trieste; “Sonopoli” di Venezia; “Festival Internazionale di Venezia”della Pietà, “Soliste de l’atelier instrumental du XXe Siécle”di Lione; Chromas “Trieste Prima”; “Rive Gauche” di Torino; Festival di Musica contemporanea di Pechino; Rai Nuova Musica 2004, Torino; Nuovi Spazi Mu- sicali, Roma; Sentieri Selvaggi, Milano; Festival dell’Aurora, Crotone; Stagione Orchestra Sin- fonica Verdi di Milano; Vociferazioni, Trento; Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena, Teatro Comunale di Sassari, Music for the New Century, Columbia University, New York etc.) e radiodiffuse dalla RAI Radio 3, RAISAT e dal V canale della Filodiffusione RAI. Ha ricevuto com- missioni dall’Orchestra Sinfonica “G. Verdi” di Milano, dall’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino, dall’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, dall’orchestra Milano Classica. Egli stesso si dedica alla direzione orchestrale di propri lavori o di autori della più recente storia della musica. Le sue opere sono edite da Rai Trade.
Stefano Pelagatti è nato a Roma nel 1961: Si è diplomato in Pianoforte ed in Composizione e si è affermato in numerosi concorsi di Composizione, nazionali ed internazionali, come Bucchi (1990), Porrino (1994), Belveglio (1995), SanRemo Classico “ Diapason d’oro” ( 1995), Cittą di Pavia ( 1996). Le sue opere sono state eseguite in Italia ed all’ estero - Germania, Romania, Svizzera, Au- stria, Olanda, Slovenia, Argentina, Spagna, Cipro, Inghilterra e Giappone - nell’ ambito di svariati Festivals internazionali. La sua opera Cinque Bagatelle per quartetto d’archi č stata selezionata per World music days 2003 a Lubiana. Le sue composizioni sono pubblicate da Berben, Edipan e BMG Ricordi, incise in C.D. da Sincronie (Milano), Pentaflowers ( Roma), Rivoalto (Treviso), Accent/Music (Germania) e trasmesse dalle Radio Nazionali italiana, tedesca, messicana ( Radio UNAM “ Hacia una nueva musica”), ungherese e slovena. Riguardo ai quartetti per archi, certamente le opere più significative della sua produzione, essi sono stati eseguiti in concerto da: Boston composer’s String Quartet (USA), Dufy Quartet (Olanda), Quartetto Arriaga, Quartetto Octandre, Quartetto Sincronie e Quartetto Respighi (Italia), Ljubljanski Godalni Quartet ( Slovenia), Minguet String Quartet (Germania), Kioko Yasuda, Nobuko Yamamoto, Keiko Kimura, Hiromi Uekusa (Giappone). Il più importante di essi, il Quartetto VI “ Ode funebre”, è dedicato al ricordo di sua madre, Mirella.