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19 ottobre 2019 - ore 21.30 Teatro San Giorgio - Udine OF LEONARDO DA VINCIElaine Mitchener, voce - danza David Toop, musiche - testi Barry Lewis, video Dam Van Huynh, regia
Una donna considera la natura della vita e la sua storia mentre questa si muove verso la fine: da dove viene l’ispirazione, come trarre significato dai segni che tracciamo e il volo della voce, il dentro e il fuori, l’umano e il non umano, i frammenti di memoria, l’inafferrabile presenza dell’anima. Come una sibilla, un oracolo, una strega, una sciamana, la donna dà voce allo spirito di Leonardo da Vinci, resta intrappolata nei suoi ricordi, nelle sue profezie e visioni. Nella sua trance, parla con gli animali, entra ed esce da se stessa, incontra angeli, un gigante nero, si nasconde nella propria bocca o nel ventre, si espelle, si osserva come una studiosa o una diarista farebbe (leggendo la propria vita da un libro), è consumata dal gigante, i cui liquidi ardenti fuoriescono in un diluvio nel quale la voce diventa tutte le voci. Dall’annegamento deriva una beata morte/non-morte. Nulla è cambiato, ma tutto è cambiato. Il mondo di fango, graffi, piume morte, il cielo nero è trasformato – nuvole, uccelli – nel colore, il senso di se stesso.
Nata e cresciuta a Londra, Elaine Mitchener è una delle voci più versatili della scena improvvisativa e sperimentale inglese. Cantante dalla formazione classica, collabora stabilmente con artisti di molti ambiti, dal pop all’avanguardia e sta sviluppando una poetica personale nell’ambito della libera improvvisazione. Ha lavorato con artisti come la London Improvisers Orchestra, Steve Beresford, Max Eastley, David Toop, Aleks Kolkowski, Lore Lixenberg, Lauren Newton e Alexander Hawkins. Lo scorso anno ha presentato con successo a Londra e in altre città inglesi Sweeth Tooth, una vibrante riflessione in chiave di teatro musicale sulla schiavitù a partire dalle sue origini giamaicane. Ha allestito un programma di Vocal Classics of the Black Avant-Garde, con brani di Jenne Lee, Archie Shepp, Joseph Jarman e Eric Dolphy.
David Toop è un musicista e compositore, scrittore e curatore inglese. Dopo studi di arte e design negli anni ’60, si è avvicinato alla musica nei laboratori di improvvisazione di John Stevens, collaborando con artisti come Paul Burwell, Steve Beresford, Max Eastley, Hugh Davies, Terry Day, Peter Cusack, Frank Perry, Sally Potter e Lol Coxhill, ma anche registrando le cerimonie sciamaniche dell’Amazzonia e partecipando a Top Of The Pops con i Flying Lizards. Ha suonato con Brian Eno, John Zorn, Prince Far I, Jon Hassell, Derek Bailey, Talvin Singh, Evan Parker, Scanner, Ivor Cutler, Akio Suzuki, Rhodri Davies, David Cunningham e Alasdair Roberts e collaborato con artisti di varia provenienza come il regista Steven Berkoff, il danzatore Butoh Mitsutaka Ishii, il poeta sonoro Bob Cobbing e l’artista visivo John Latham. Ha realizzato il suo primo disco, New And Rediscovered Musical Instruments, nel 1975 per la Obscure, etichetta di Brian Eno. Tra i suoi altri progetti ricordiamo la Laptop Orchestra, la curatela di eventi come Sonic Boom e Radical Fashion, i cinque fondamentali libri Rap Attack, Ocean of Sound, Exotica, Haunted Weather e Sinister Resonance, i suoi incarichi come docente alla University of the Arts London e il suo lavoro di giornalista per riviste come The Wire. |