Anche quest'anno si rinnova l'appuntamento autunnale con la Nuova Musica. Udine, dopo un decennio di edizioni di questa rassegna, ha assunto un posto di rilievo nel panorama musicale italiano affiancandosi per qualità ad altre realtà organizzative presenti sul territorio. Si tratta di un risultato incoraggiante, meritevolmente sostenuto da istituzioni pubbliche e private.
La manifestazione si apre con il concerto dedicato alle opere vincitrici del Sesto Concorso Internazionale di Musica Contemporanea Città di Udine, la cui esecuzione è affidata al gruppo strumentale Interensemble sotto la guida attenta di Bernardino Beggio. La partecipazione a questa competizione biennale è andata ben oltre le nostre aspettative, con 183 lavori pervenuti da tutto il mondo. È un traguardo importante che dà riconoscimento ad un lungo lavoro messo a disposizione dei compositori. I partecipanti al concorso possono così trovare spazi d'ascolto in un periodo decisamente avaro di occasioni per proporre la propria musica.
Continua la collaborazione con l'Associazione Musicale Tarcentina che presenta uno spettacolo di teatro musicale realizzato con testi e musiche di Erik Satie. La pianista Barbara Rizzi e l'attrice Carla Manzon, assieme ad Ornella Volta, responsabile dell'Archivio e Fondazione Erik Satie di Parigi, ci accompagneranno con suoni e parole alla scoperta di questo eclettico artista che John Cage definiva come "indispensabile".
La musica elettronica ha grande spazio in questa edizione della rassegna attraverso una serata ad essa dedicata con prestigiosi interpreti e con l'organizzazione di un workshop (in collaborazione con l'Università di Udine) tenuto da James Dashow, uno dei maggiori esperti del settore.
L'ultimo degli appuntamenti, momento finale di un progetto organizzato dall'Orchestra Filarmonica di Udine, è un evento contenitore all'interno del quale alcuni giovani artisti provenienti da tutto il mondo, propongono una sintesi del lavoro intrapreso nell'ambito di un simposio dedicato alla sound art. L'imprevedibilità di questa serata, in bilico tra accademia e frange più estreme della sperimentazione contemporanea promette momenti intensi e inaspettati.
Come sempre esiste anche uno spazio espressamente dedicato al mondo visuale con un video di Paolo Comuzzi ed una installazione di Trapper a completamento di una proposta composita dove suono, immagine e molto altro convivono in perfetta simbiosi.
Il Direttore Artistico
Vittorio Vella