Contemporanea 2001

quinta edizione

 

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L'appuntamento autunnale con la musica contemporanea delle Edizioni Musicali TauKay si realizza anche quest'anno in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Udine.
L'interesse per la musica contemporanea &egrave venuto progressivamente conquistando anche i non addetti ai lavori. Le rassegne di "Contemporanea" hanno permesso attraverso una varietà di proposte diversificate e stimolanti l'avvicinamento di una platea partecipe, registrando una crescita di consensi a livello nazionale e internazionale sia per la qualità delle iniziative, sia per l'interesse suscitato dal concorso internazionale di musica contemporanea "Città di Udine", giunto ormai alla sua quarta edizione e collegato a questa stessa rassegna.
L'intervento dell'Amministrazione Comunale &egrave espressione della volontà di prestare attenzione alle istanze provenienti dal vasto e variegato mondo della musica colta.

L'Assessore alla Cultura
dott.ssa Liliana Cargnelutti

Questa edizione di Contemporanea, parte dalla precisa intenzione di mettere accanto diverse realtà musicali. L'accostamento di differenti stili compositivi ed esecutivi e la mescolanza di essi tra loro sta alla base di molte ricerche sonore del nostro tempo e la conferenza-spettacolo di marco Maria Tosolini, che apre la rassegna, traccia un percorso storico di questa tendenza, puntulizzandone i momenti più importanti.
La spazializzazione di suoni accompagnata dall'uso di luci sincronizzate di Antonio Della Marina, l'uso del gesto sonoro che diventa parte integrante della performance della flautista Luisa Sello e l'improvvisazione di stampo jazzistico su basi elettroniche del contrabbassista Giovanni Maier, punto di contatto tra cultura musicale afroamericana e ricerca contemporanea, sono alcuni tra gli elementi utilizzati per disegnare una mappa musicale delle attuali tendenze della musica colta, volte a mescolare linguaggi artistici anche molto diversi tra loro.
Le immagini video di Mauro Pistocco, artista multimediale e musicista, si inseriscono in questo contesto arricchendo di ulteriori stimoliil panorama sensoriale dello spettatore.
Continua il lavoro del Taukay Ensemble, una splendida realtà artistica regionale, che attraverso la proposizione di prime assolute appositamente scritte per il gruppo strumentale, mantiene vivo il senso profondo della rassegna da noi organizzata: la creazione di spazi per compositori ed interpreti, in una realtà troppo spesso non attenta alle istanze provenienti dal mondo della ricerca musicale.

Vittoro Vella

 

18 ottobre 2001
Teatro S. Giorgio - Udine - ore 21.00

Consertum

Lectio magistralis per parole e suoni sul multistilismo dell'Arte musicale nel Terzo Millennio

a cura di Marco Maria Tosolini

Uno dei termini più abusati, negli ultimi due decenni, in merito a proposte considerate "eccentriche" in musica &egrave "contaminazione". 
Oltre che abusato è semanticamente un po' fuorviante poiché, comunque lo si percepisca, nella lingua italiana rimanda inevi abilmente anche ad una espressione negativa, legata indissolubilmente al concetto e pratica di "inquinamento". Più differenziato &egrave in inglese ciò che si intende per contaminazione-inquinamento che si indica con "pollution". Il dilagare dell'uso genericamente estetico-stilistico, dunque, di un termine così diffuso suggerisce la necessità di formulare una riflessione, magari potenziandone l'aspetto artistico-espressivo, su questo tema inteso in una accezione, però, più chiara e leggibile.
La Lectio magistralis che si titola Consertum in omaggio alla eterna lucidità della cultura classica, là dove questo termine,all'origine di "concerto", derivante dal verbo conserere che sintetizza i significati affascinantemente contrapposti di "combattere" e "dialogare" vuole essere un percorso volto alla chiarificazione di un grande soggetto d'arte: il multistilismo e il sincretismo culturale.
In area musicale tale fatto - effettivamente potente e inarres abile nella rapida trasformazione planetaria all'alba del Terzo Millennio - ha una sua Storia con alcuni punti fermi. Il sincretismo in musica viene da lontano e la Lectio, dando ampio spazio ad una dimensione anche artistico-esecutiva live, ad articolati ascolti di materiali fonoriprodotti, ad un irrobustimento scenico con un uso misuratamente teatrale del light designing cercherà di operare una sintesi esemplare di questa Storia. Partendo dal nobile multistilismo medievale ispanico delle Cantigas de Santa Maria dell'illuminato monarca Alfonso El Sabio si giungerà - sempre con succinta sintesi simbolica - ai giorni nostri, non dimenticando di focalizzare sul Novecento la parte più corposa di questo iter. Davis e Zappa (Boulez méntore), dunque, come giganti degli ultimi tentativi ad altissimo livello di fondere intere culture musicali nella soluzione unica del genio espressivo. Ma anche momenti più estremi nella offerta antiideologica del tentativo dell'homo aesteticus del XXI secolo di orientarsi nella foresta - novella Babele - dei segni d'arte da lui stesso freneticamente infoltita.

Marco Maria Tosolini Dopo studi classici ha conseguito il Diploma di Laurea in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo con lode presso l'Università degli Studi di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia. Ha frequentato gli "Internationalen Ferienkurse für Neue Musik" di Darmstadt perfezionandosi in composizione e percussione. Ha studiato con Franco Donatoni (analisi), Paolo Fabbri (teoria delle comunicazioni), Umberto Eco (semiologia), Gerard Grisey e Salvatore Sciarrino (composizione), Cristoph Caskel(percussione). In campo didattico ha svolto attività di insegnamento nei Conservatori musicali di Venezia e Ferrara ricoprendo anche incarichi inerenti al coordinamento della Sperimentazione e partecipando a Convegni internazionali sull'argomento. E' attualmente titolare della cattedra di Storia ed Estetica musicale presso il Conservatorio "J. Tomadini" di Udine, presso il quale &egrave stato più volte membro eletto del Consiglio d'Amministrazione. Come musicologo ha collaborato, in qualità di estensore di programmi di sala, saggista, ideatore, coordinatore e conduttore di attività e manifestazioni (cicli concertistici, seminari di studio, progetti speciali), conferenziere con teatri ed enti lirici di Bologna, Venezia, Ravenna, Ferrara e altre prestigiose istituzioni culturali nazionali ed europee. Ha fatto parte della commissione d'esame della cattedra di Civiltà Musicale Afro-Americana dell'Università di Bologna, corso presso il quale ha tenuto seminari e correlazioni di Laurea in qualità di Cultore della Materia. Ha pubblicato e tenuto conferenze presso l'Università di Rouen, Tours e Venezia. E' stato membro del Direttivo Nazionale della Società Italiana per lo Studio della Musica Afro-Americana. Ha collaborato, inoltre, come consulente musicale, regista e conduttore radiofonico e televisivo, sceneggiatore e drammaturgo con la RAI e collabora attualmente con strutture di produzione private. E' autore di libretti di opere di teatro musicale e di testi per il teatro di prosa e radiofonico. Come compositore &egrave autore di composizioni sacre per grandi organici e melologhi oltre che di musiche di commento radiotelevisivo, colonne sonore e musiche di scena per il teatro di prosa, balletto e grandi mostre.

 

 

20 ottobre 2001
Teatro S. Giorgio - Udine - ore 21.00

Pierrot Solaire


Viaggio musicale nell'ultimo novecento

 

Luisa Sello - Flauti e regia

Lojze Lebic - Aprilske Vinjte chalumeau III (1997)
(Energico con moto, Molto quieto, Presto, Lentamente rubato)
per flauto

Stefano Procaccioli - nyrPxis (1997) 
tropo per flauto basso

Karl Heinz Stockhausen - Flautina (1989)
Solo per flauto, ottavino e flauto in sol

Daniele Zanettovich - Les Agànis (2000)
per ottavino, flauto, flauto in sol e nastro magnetico

Marco Maria Tosolini - La luce scura dei cristalli (2001)
per flauto basso e suoni digitali triggerati

Gianvincenzo Cresta - Sospesi anonimi, diseredati, poeti (2001)
per flauto (prima esecuzione assoluta)

Jimi Hendrix/Marino Baratello 2 Songs da "Woodoo child" (2000)
We gotta live together
If 6 was 9
per flauto e flauto di loto

Giampaolo Coral - Esorcismo del serpente marino (1998)
per flauto e flauto basso

Luisa Sello Udinese, appassionata interprete della produzione contemporanea, ha lavorato con numerosi compositori (Franco Donatoni, Primoz Ramovs, Josef Anton Riedi, Salvatore Sciarrino) presentandone le opere in prima esecuzione assoluta. Da sempre interessata alle arti performative e sostenitrice del ruolo attivo dell'interprete come mediatore essenziale della pagina scritta, ha recentemente proposto una nuova formula esecutiva che prevede un coinvolgimento totale della performance corporea, laddove il gesto si unisce all'idea sonora diplomatasi in flauto presso il Conservatorio della sua città, si &egrave poi perfezionata all'Accademia Chigiana di Siena con Severino Gazzelloni e all'Académie Internationale de Nice con Alain Marion. Dopo i significativi corsi con Conrad Klemm, Glauco Cambursano e James Galway, di fondamentale importanza &egrave stato il suo incontro con il flautista e didatta francese Raymond Guiot, sotto la cui guida si &egrave poi perfezionata a Parigi nel corso di lunghi anni, approfondendo il repertorio solistico più importante della letteratura per flauto. Distintasi subito per fraseggio e qualità di suono("Magnifica sensibilità interpretativa e ottimo suono" - "Tres musical, superbe son" hanno scritto di lei Severino Gazzelloni e Raymond Guiot) ha iniziato un discorso concertistico che la vede ormai presente in numerosi festivals e rassegne internazionali (La Biennale di Venezia, Klang-Aktionen München, Festival delle Nazioni, Mittelfest) Numerose sono state le tournées in formazione cameristica con programmi che comprendevano l'esecuzione integrale dei Quartetti di Mozart, dei Concerti di Vivaldi e delle Sonate concertanti di J.S. Bach. E' stata ospite solista di orchestre come i Virtuosi italiani e la Salzburger Kammerorchester ed ha suonato accanto ad artisti come Alirio Diaz, Johannes Kropfitsch e Trevor Pinnock.E' titolare della cattedra di flauto presso il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste.

 

 

26 ottobre 2001
Teatro S. Giorgio - Udine - ore 21.00

Audiosmog

Giovanni Maier - Contrabbasso

I. 04:57 
II. 04:47 
III. 04:20 
IV. 01:26 
V. 03:35 
VI. 03:55 
VII. 03:48 
VIII. 04:49 
IX. 05:54 
X. 02:49 
XI. 08:39 
XII. 04:15 
XIII. 03:59
XIV. 05:10

 

Questo nuovo ed inedito progetto del contrabbassista Giovanni Maier si inserisce sul percorso da lui intrapreso nello studio delle potenzialità espressive del suo strumento. Tale percorso &egrave iniziato nel 1994 con le prime registrazioni di brani per contrabbasso solo ed &egrave continuato nel 1998 con il primo album "Polaroid" e nel 2000 con il secondo album (live) intitolato "Exposure".
Con il progetto "Audiosmog" Giovanni Maier continua la sua esplorazione dialogando ed improvvisando con i suoni del suo contrabbasso registrati e manipolati al computer. L'utilizzazione di tali "basi" però non &egrave intesa come un'ancora di salvezza alla quale aggrapparsi nel caso di mancanza di idee creative durante l'improvvisazione ma come un ulteriore ampliamento ed approfondimento della ricerca sulle sonorità del contrabbasso.

Giovanni Maier Nel giugno del 1988 si diploma in contrabbasso presso il Conservatorio "G. Tartini" di Trieste. Ha effettuato numerose sedute in sala di registrazione con i più famosi musicisti italiani e stranieri ( E. Rava, G. Trovesi, R. Rudd, R. Galliano, T. Honsinger, T.Berne, Chris Speed, E. Christi, H. Robertson, D. Cavallanti, T. Tononi, P. Leveratto, U. Petrin, S. Satta, G. Mazzon, L. Rossi, R. Geremia, S. Di Battista, G. Schiaffini, A. Salis, M.P. De Vito, A. Mandarini, C. Actis Dato, C. Lodati, T. Tracanna e molti altri) Attualmente sta sviluppando un proprio progetto di contrabbasso solo nel quale esplora le possibilità espressive del proprio strumento. Parallelamente conserva il rapporto con la tradizione pilotando un quintetto (nel quale &egrave presente il trombonista Lauro Rossi ed il trombettista Luca Calabrese) che prevede l'esecuzione di musiche legate agli albori del jazz (New Orleans, Ragtime, Dixieland, ecc.). Ha collaborato inoltre con l'orchestra del Teatro "G. Verdi" di Trieste e al Laboratorio Lirico di Alessandria (esecuzione in prima nazionale di un'opera del compositore tedesco S. Matthus) ed &egrave stato selezionato per la partecipazione all'Orchestra Internazionale di Alpe Adria.
Ha inoltre suonato con molti musicisti di fama internazionale quali Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Cecil Taylor, Han Bennink, Franco D'Andrea, Tim Berne, Ernst Reijseger, Willem Breuker, Tristan Honsinger, Wolter Wierbos, Massimo Urbani, Giancarlo Schiaffini, Carlo Actis Dato, Antonello Salis, Maria Pia De Vito, Daniele Cavallanti, Tiziano Tononi, Claudio Roditi, Naco, Richard Galliano, Ellen Christi, Laura Culver, Sean Bergin, Tone Jansa, Roberto Gatto, Herb Robertson, Piero Leveratto, Renato Geremia, Guido Mazzon, Tony Scott, Lauro Rossi, Umberto Petrin, Stjepko Gut, Sandro Satta, Roberto Ottaviano, Yves Robert, Paolo Damiani, David Shea. E' stato votato come uno dei dieci migliori nuovi talenti dell'anno 1996 dai critici della rivista "Musica Jazz".

 

 

28 ottobre 2001
Teatro S. Giorgio - Udine - ore 21.00

 

Taukay Ensemble


Daniela Brussolo - flauti
Nicola Bulfone - clarinetti
Dario Caroli - fagotto
Ottavia Seriani - percussioni
Stefano Bulfon - pianoforte
Giorgio Gerin - viola
Federico Magris - violoncello
Laura Soranzio - contrabbasso

Paolo Longo - Direttore

 

Giampaolo Coral - Et sic in infinitum*
violoncello, contrabbasso, percussione e pianoforte

Fernando Sulpizi - Come i torrenti del Negheb*
flauto, clarinetto, fagotto, pianoforte, percussioni, viola, violoncello e contrabbasso

Ivan Vandor - In penombra* 
flauto, clarinetto, viola e violoncello

Robert W. Mann - Canons and catch* 
flauto (anche ottavino), clarinetto, fagotto, pianoforte, percussione, viola, violoncello e contrabbasso

Flavio Troiani - Metis*
flauto (anche ottavino), clarinetto (anche piccolo in mib), fagotto, pianoforte, percussioni, viola, violoncello e contrabbasso

Stefano Procaccioli - Incontri e grido* (musica privata per otto esecutori)
flauto, clarinetto basso, fagotto, pianoforte, percussioni, viola, violoncello e contrabbasso

Pavle Merkù - Liriche erotiche* 
flauto, clarinetto, fagotto, viola, violoncello e contrabbasso

Giorgio Colombo Taccani - Timor panico*
flauto (anche flauto dolce ad libitum), clarinetto (anche clarinetto basso), fagotto, vibrafono, pianoforte, viola, violoncello e contrabbasso

Matteo Pittino - ... au miroir* 
flauto, clarinetto, fagotto, percussioni, viola, violoncello e contrabbasso

* prima esecuzione

 

Taukay Ensemble L'attività del TauKay Ensemble nasce nel 1996 con l'intento di mantenere vivo un momento di riflessione attorno a quei generi musicali che, non essendo orientati a priori allo sfruttamento dei meccanismi propri alle logiche del mercato di massa, per la loro stessa esistenza oggi più che mai hanno bisogno di un sostegno attivo di tutte le parti in causa. 
L'attività del TauKay Ensemble si esplica così, da una parte stimolando i compositori alla creazione di opere nuove, dall'altra creando momenti di contatto con il pubblico attraverso l'attività concertistica e la conseguente registrazione di CD. Tutta l'attività &egrave quindi incentrata sull'esecuzione di composizioni espressamente scritte da molti validi autori, alcuni dei quali di indiscussa caratura internazionale.
Per il TauKay Ensemble hanno già composto: Stefano Bonetti, Giampaolo Coral, Carlos Galán, Robert W. Mann, Giacomo Manzoni, Pavle Merkù, Renato Miani, Fabio Nieder, Francesco Pennisi, Fabián Pérez Tedesco, Guido Pipolo, Davide Pitis, Matteo Pittino, Stefano Procaccioli, Stefano Sacher, Valter Sivilotti, Riccardo Vaglini, Daniele Zanettovich. Bruno Bettinelli ha autorizzato il TauKay Ensemble a eseguire l'inedita versione breve della sua Musica per sette (1975) appositamente approntata per il concerto.
Responsabili artistici dell'attività del TauKay Ensemble sono Paolo Longo e Stefano Procaccioli.

Paolo Longo, diplomatosi brillantemente in pianoforte al Conservatorio di Musica di Trieste con M. Gon, &egrave stato per 10 anni Maestro Collaboratore al Teatro Verdi di Trieste. Attualmente riveste la carica di "Chef de chant" e di "Assistant à la direction musicale" presso il teatro dell'Opera di Lyon (Francia), &egrave inoltre docente di Repertorio Lirico Italiano presso l'Opera Studio dell'Op&egravera di Lyon. Ha lavorato con i maggiori direttori d'orchestra e cantanti. Svolge attività concertistica in qualità di direttore d'orchestra e di pianista accompagnatore. Ha partecipato a trasmissioni radiotelevisive per la Radiotelevisione Slovena, R.A.I., Radio France Musique, Radio Classique, Tele Capodistria. E' stato inoltre consulente musicale del Teatro Raffaello Sanzio di Urbino (1997-1999).

 

 

18 - 20 - 26 - 28 ottobre 2001
Teatro S. Giorgio - Udine - dalle ore 20.00 alle ore 21.00

 

Fades

installazione di Antonio Della Marina

Fades - In inglese: sfumature - è una installazione di luci e suoni nata nel 1998, ma in costante fase di sviluppo ed aggiornamento. Concepita interamente al computer, Fades si presenta come una texture, dove colori e suoni sfumano continuamente da una frequenza all'altra in un lento effetto caleidoscopico. La versione attuale (VII) &egrave costituita musicalmente da una trama di onde sinusoidali semplici distribuite nello spazio grazie ad un particolare sistema di amplificazione che prevede otto sorgenti sonore indipendenti al posto delle abituali due dei sistemi stereofonici tradizionali.
Fades VII &egrave una composizione scritta in just intonation, il che significa che le note utilizzate sono accordate tra loro secondo rapporti di frequenza esprimibili con numeri interi, e che per questo più consonanti, più fedeli alla teoria degli armonici naturali. Ne risulta un intenzionale parallelo con le dream house Newyorkesi degli anni 60-70, uno spazio walk-in per assaporare la spazialità e per esplorare le diverse sfumature del suono e del colore.

Antonio Della Marina Nato a Udine, Antonio Della Marina ha studiato composizione e arrangiamento sotto la guida di Andreina Costantini e Antonio Marangolo. Laureatosi al DAMS di Bologna con una tesi sulla minimal music,lavora attualmente nel capoluogo emiliano come compositore di musiche per video-installazioni, progetti multimediali e animazioni. Collabora parallelamente con la casa fonografica IRMA records e Ritram multimedia per lavori di coautorato e progettazione di sistemi software dedicati alla sonorizzazione di ambienti.
Su incarico dell'Università di Bologna ha recentemente scritto i temi musicali e le ambientazioni sonore degli allestimenti museali permanenti dedicati al IX centenario dell'ateneo bolognese. Membro della MELA Foundation di New York dal 1999, si avvale tutt'ora della preziosa consulenza di LaMonte Young, il padre riconosciuto delle idee sul minimalismo musicale.

 

 

18 - 20 -26 - 28 ottobre 2001
Teatro S. Giorgio - Udine - dalle ore 20.00 alle ore 21.00

e-motion

di Mauro Pistocco

Lo spazio reale viene consumato nella superficie della pelle, il volto riempie lo schermo di tutta la sua opacità. Mentre il tempo scorre eternamente al presente, un gesto ossessivo si ripete sempre uguale a se stesso.

Mauro Pistocco Si interessa di elaborazione videografica, multimedialità e web art. Nei suoi lavori sperimenta tecniche di manipolazione dell'immagine molto varie: dal lavoro sull'immagine analogica, modificata e montata in digitale, alla computer grafica e animazione 3d. Dall'agosto 2000 &egrave presente in rete il suo nuovo sito (http://terrorpilot.com) linkato dai principali siti di web design che sta ottenendo notevoli riconoscimenti, da parte di pubblico e critica. Lavorando sia sul video che per il web, compone ed esegue personalmente le musiche che accompagnano le immagini. Attualmente, dopo varie esperienze nell'ambito pubblicitario e della realizzazione di prodotti interattivi. lavora come web designer.

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