taukay 164

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CONTEMPORANEA ACUSMATICA

ACOUSMATIC PREMIERE PERFORMANCE

 

Selezione delle composizioni partecipanti al call for works Acousmatic Premiere

 

Daniel Blinkhorn (Australia)

    Kibuyu (2017, dur. 11’16’’)

Diego Ratto (Italia)

    Echoss (2017, dur. 8’16’’)

Dennis Deovides Reyes III (Filippine)

    Kyrie (2017, dur. 7’24’’)

Nicolo Terrasi (Italia)

    Come cadono le stelle (2017, dur. 10’00’’)

Simone Faraci (Italia)

    Di piccole forze (2017, dur. 9’56’’)

[ka’mi] (Portogallo)

    Xenakis’sche Grauwacke IIIb (2017, dur. 11’13’’)

Jorge Sad (Argentina)

    In my country there are desaparecidos and political prisoners (again) 

(2017, dur. 10’00’’)

 

Il materiale sonoro di questo CD, tutte prime esecuzioni assolute, è stato reperito attraverso un call for works internazionale. L’offerta di spazi per nuovo repertorio musicale acquista grande importanza in un periodo storico in cui si assiste ad una progressiva rarefazione delle possibilità performative per la nuova creatività.

“In un tempo di barbarie, omologazione e appiattimento sia tecnologico che intellettuale in cui “si ama e si vuole la sicurezza, la ripetitività, il consueto non conflittivo, l’assicurante e l’assicurazione”, noi crediamo che sia ancora preciso dovere di ciascun compositore o musicista fare arte che, nel bene o nel male, sia “non solo memorie, non solo echi lontani, «non dire dell’ieri» (W. Benjamin)” ma “oggi il continuo innovante possibile”. 

(L. Nono, Verso Prometeo. Frammenti di diari, 1984)

 

Daniel Blinkhorn (1973) è un compositore elettroacustico ed un artista del suono. Le sue opere creative hanno ricevuto attenzione a livello internazionale e nonostante sia autodidatta nell’ambito degli studi di elettroacustica, ha studiato Composizione in diverse università australiane.

Kibuyu - Al largo delle coste della Tanzania, sull’isola di Zanzibar, sono capitato in un bazar a Stonetown dove erano esposti bellissimi strumenti musicali africani di ogni tipologia. Mi sono sentito attratto da una piccola mbira fatta a mano. Questo semplice strumento ronzava e cigolava ed era molto lontano dall’essere perfetto, eppure maneggiandolo fuoriusciva immediatamente un suono piacevole. Kibuyu in swahili si traduce “Calabash” ed indica il nome della scatola risonatrice che costituisce parte dello strumento. Ho usato questo termine per accostare metaforicamente l’oggetto al fenomeno della risonanza del guscio della conchiglia; tuttavia, in questo caso, avvicinando il kibuyu all’orecchio non si ascolta il suono dell’oceano, bensì un suono astratto e ben più dinamico, che si sente risuonare molto al di là dello strumento stesso e fin nel profondo dell’isola di Zanzibar. Tutto quello che si sente nella composizione è prodotto colpendo i tre denti dello mbira. Nessun altro strumento musicale viene utilizzato per la composizione.

 

Simone Faraci (1986) Diplomatosi in pianoforte si trasferisce a Bologna dove consegue la laurea magistrale in Discipline della Musica nel 2012. Prosegue poi i suoi studi presso il Conservatorio di Bologna, dove frequenta i corsi di Composizione e di Musica Elettronica. Dal 2017 fa parte del gruppo di interesse sul paesaggio sonoro istituito da Tempo Reale e partecipa al progetto europeo “Le paysage sonore dans lequel nous vivons”. 

Di piccole forze è una esplorazione delle possibilità dialettiche e drammaturgiche tra materiali sonori di natura molto diversa: elementi contraddittori impegnati nello sforzo di relazionarsi. Il brano si articola in due parti più una coda. La prima parte consta di tre momenti, caratterizzati da processi e materiali differenti. Un gesto improvviso segna poi l’inizio della seconda parte, che si snoda in un lungo processo di accumulazione. Nella coda infine cala il sipario, svelando le sorgenti sonore nascoste per tutta la durata del brano. 

 

Diego Ratto (1988) Musicista e compositore, nel 2017 si laurea in Composizione Elettroacustica (sotto la guida di Gustavo A. Delgado) presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria. Precedentemente, si laurea in Chitarra Jazz (sotto la guida di Pino Russo e Paolo Silvestri) e in Musicoterapia (sotto la guida di Annamaria Gheltrito). Attualmente frequenta il primo anno del Master in Composizione Elettroacustica presso il KMH - Royal College of Music di Stoccolma.

Ha studiato, tra gli altri, con Matteo Franceschini, Cesare Saldicco, Riccardo Piacentini e Antonio Galanti.

Echoss - Il brano, in forma tripartita, vede un alternarsi di gesti violenti che interrompono un’apparente tranquillità. Più in profondità, vi è un’eccitazione turbolenta che si mostra completamente nella parte finale. L’utilizzo del silenzio, la gestione dello spazio virtuale e l’organizzazione degli elementi figura-sfondo, sono alcune delle caratteristiche fondamentali della composizione.

 

[ka’mi] (1973)
Laureato in Musicologia all’UNL-FCSH (1996-2001) e Composizione (2001-2006) con Christopher Bochmann, Luís Tinoco e João Madureira presso ESML, Lisbona. 

Ha frequentato i corsi di Darmstadt nel 2004 e nel 2010, i seminari di Emmanuel Nunes nel 2005 e IMPULS Akademie nel 2011. Laureato in composizione (Gerd Kühr e Pierluigi Billone) presso  il KUG, Austria. Borsa di studio della Fundação para a Ciência e a Tecnologia (2008-2011). 

Borsa di studio dal Bundeskanzleramt Austria 2016. Attualmente lavora al suo dottorato di ricerca con una tesi sulla microtonalità e sui quartetti d’archi di G.F. Haas al MDW, Vienna.

 

Xenakis’sche Grauwacke IIIb - Graywacke è il nome di una roccia sedimentaria che è principalmente un conglomerato di altre rocce che attraverso l’azione di grandi movimenti di compressione, si traduce in un nuovo tipo di formazione, in cui è ancora possibile distinguere tra il cosiddetto cemento e i minerali più solidi. Il pezzo fa parte di una serie di composizioni che non rispettano alcuna relazione tra loro, tranne l’approccio estetico e le tecniche impiegate. 

Questo rientra nella categoria di Eco-music, poiché la posizione estetica principale è quella del riciclaggio. Si tratta anche del concetto di auto-prestito: il ricorso a campioni di registrazioni della mia produzione musicale. I campioni possono variare da un suono singolo a un’intera composizione. Può anche includere suoni “indesiderati” che si verificano durante una performance - questa pratica è presa come modello di riciclaggio e come ironica reazione su basi tecnologiche sul sovraccarico dell’utilizzo della tecnologia in sé.

 

Nicolo Terrasi (1974) Compositore e chitarrista italiano nato a Palermo e residente in Francia, la sua ricerca si orienta nella composizione di musica strumentale, acusmatica, mista, nell’improvvisazione libera e nella musica tradizionale. Realizza musiche per films documentari, teatro e installazioni, performance d’arte visiva e sonora. La sua musica è stata suonata in diversi festivals tra cui: Les Musiques, ReevoxGMEM, Festival de Chaillol, CMMR Music Festival, Transitions Sonores Paris VIII, Sélection Prix Destellos, RIME, Nuits d’hiver GRIM, etc.

Come cadono le stelle - È da un frammento sonoro che si sviluppa la forma di Come cadono le stelle. Confrontato direttamente alla materia sonora, cerco di costruire una forma evolutiva legata a un processo di ripetizione. 

Le stelle possono presentarsi singolarmente, o in ammassi stellari di nubi e gas di polveri, così il materiale sonoro è qui organizzato in un incontro di traiettorie e accumulazioni che si dispiegano nello spazio sonoro. 

 

Dennis Deovides Reyes III (1976) Vincitore del gran premio al sesto Sond-Ar’te composition competition, Dennis Deovides Reyes III è uno studente di dottorato in composizione musicale presso l’Università dell’Illinois nell’Urbana Champaign, sotto la guida del professore Scott A. Wyatt. È stato selezionato dall’Università di Londra, insieme ad altri quattro compositori provenienti da tutto il mondo, per scrivere una nuova composizione elettronica e strumentale e per essere uno dei cinque relatori al Forum internazionale dei compositori che si tiene annualmente. Le sue composizioni prendono ispirazione da un’ampia varietà di temi; a partire dalla musica asiatica fino ad arrivare all’arte moderna, ed incorpora elementi tradizionali delle Filippine.

Kyrie è una composizione in formato 8,1 che utilizza suoni associabili a distruzione e pace. La sorgente ispiratrice della composizione deriva dall’ambiente e dalle registrazioni a distanza ravvicinata realizzate presso il St. John’s Newman Center in Urbana, St. Meinrad Archabbey in Indiana e in altri luoghi religiosi negli Stati Uniti. Kyrie esplora anche le differenti possibilità di riverbero composito, da cui deriva una diversità di timbro e spazio.

 

Jorge Sad (1959) Ha studiato Composizione a Buenos Aires con Francisco Kröpfl e all’Università di Montreal con Marcelle Deschênes. La sua musica è stata programmata in festival e concerti in tutto il mondo, tra cui L’espace du son (Bruxelles), Korea World Music Days, Seoul Computer Music Festival (Corea), Aspekte (Austria), Festival de Bourges (Francia), Festival de Música Contemporánea de Caracas (Venezuela) Festival Musica Nova (Brasile), Centro de Experimentación del Teatro Colón, Festival Internacional de Teatro de Buenos Aires, ICMC Utrecht. La sua musica è pubblicata da BabelScores e Luscinia Discos (Spagna).

In my country there are desaparecidos and political prisoners (again) è stato composto dopo la scomparsa forzata di Santiago Maldonado, un giovane attivista impegnato nella difesa della gente di Mapuche le cui terre ancestrali sono rivendicate illegalmente da Luciano Benetton. Le azioni della gendarmeria argentina sono nascoste dal governo e dai media. Il pezzo è un grido elettronico in favore della giustizia.

Date

20 Gennaio 2018

Tags

CD
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