taukay 163

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CONTEMPORANEA ACUSMATICA

ACUSMONIUM AUDIOR PERFORMANCE

 

Selezione delle composizioni partecipanti al call for works Acusmonium AUDIOR

 

Xavier Madore (Canada)

    Les loges de la suite (2017, dur. 11’14’’)

Marco Molteni (Italia) 

    Effimere Emergenze, Eremi, Eclissi (ePWsM 1-3) (2013, dur. 6’48’’)

Demian Rudel Rey (Argentina)

    Che-toi (2016, dur. 8’15’’)

Virginie Viel (Francia)

    An Ocean on the moon (2017, dur. 10’25’’)

Paolo Pastorino (Italia)

    Matérica (2017, dur. 4’33’’)

Loïse Bulot (Francia)

    Daphnie (2016, dur. 9’06’’)

Rocío Cano Valiño (Argentina)

    Tâches (2016, dur. 7’20’’)

John Young (Nuova Zelanda/UK)

    Three Spaces in Mid-Air (2017, dur. 10’57’’)

 

Il materiale sonoro di questo CD, tutte prime esecuzioni assolute, è stato reperito attraverso un call for works internazionale. L’offerta di spazi per nuovo repertorio musicale acquista grande importanza in un periodo storico in cui si assiste ad una progressiva rarefazione delle possibilità performative per la nuova creatività.

“In un tempo di barbarie, omologazione e appiattimento sia tecnologico che intellettuale in cui “si ama e si vuole la sicurezza, la ripetitività, il consueto non conflittivo, l’assicurante e l’assicurazione”, noi crediamo che sia ancora preciso dovere di ciascun compositore o musicista fare arte che, nel bene o nel male, sia “non solo memorie, non solo echi lontani, «non dire dell’ieri» (W. Benjamin)” ma “oggi il continuo innovante possibile”. 

(L. Nono, Verso Prometeo. Frammenti di diari, 1984)

 

 

Loïse Bulot (1982) ha iniziato la sua carriera come artista visuale. Con il suo lavoro artistico crea un universo che lega arti visive e musica; elettroacustica ibrida e mix compositivi. Esplorando la complessità del fenomeno dell’inascoltato dentro il suono, l’artista pone in essere un’affascinante interazione tra trame sonore separate, partendo da variazioni dello schema puntillistico fino ad arrivare a trame più estese. Dopo aver studiato pianoforte ed arti grafiche a Parigi, ha continuato i suoi studi alla Scuola di Belle Arti di Marsiglia e poi all’Accademia della Musica (CNR), dove ha ottenuto un premio per le sue composizioni elettroacustiche, nel 2015. Lavora attualmente a diversi progetti; in particolare si occupa di composizioni elettroacustiche e per organici misti, performance dal vivo, realizzazione di strisce a fumetti e workshops partecipativi.

Daphnie - Esplorazione dell’infinitesimo, questo pezzo prende ispirazione dalla daphnia, minuscola e strana creatura che vive in acqua. Con questo lavoro ho voluto rappresentare l’aspetto meccanico di questi organismi, la loro delicatezza, i loro movimenti e la loro molteplicità, così come l’ambiente acquatico.

 

Rocío Cano Valiño (1991) Compositrice e designer. Ha vinto l’Audience Award al Luigi Russolo Award nel 2014 grazie alla sua opera El Sendero hacia lo Profundo. Nel 2015 ha ricevuto un incarico dal Festival Bahìa[in] Sonora per la creazione di un pezzo elettroacustico quadrifonico intitolato Pyxis. I suoi lavori sono stati scelti ed eseguiti in tutto il mondo, in occasione di diversi festival come Mixtur Festival, CEMI Circles, Ars Electronica Forum Wallis, EVIMUS, MUSLAB, FILE, Phas.e, Musinfo, SIME, Sonicscape, Festival Zéppelin, etc. Ha partecipato a numerosi seminari e conferenze, insieme a nomi come Dhomont, Vaggione, Vande Gorne, Normandeau, Mary, Tutschku etc. 

Nel 2017 la casa discografica Resterecords ha realizzato il suo primo album monografico.

Tâches è un’opera elettroacustica che vuole rappresentare la routine di una persona che svolge diverse tipologie di attività manuali. Per questo motivo, gran parte dei materiali registrati proviene da attrezzature elettriche come trapani, seghe e levigatrici.

 

Xavier Madore (1993) attualmente sta frequentando un master in composizioni elettroacustiche presso il Conservatorio di Musica di Montreal. Allo stesso tempo è anche impegnato in attività di registrazione, mixaggio, design del suono e nella realizzazione di opere per il teatro e la danza. Ha iniziato la sua carriera come clarinettista; successivamente, la sua propensione per canzone e poesia ha ispirato il suo operato artistico. Le sue opere si focalizzano in particolar modo sulla ricerca di una struttura narrativa e sostengono un discorso di gestualità articolate.

I suoi lavori sono stati recentemente premiati al concorso di composizione JTTP2017 (primo posto), al Sounds of Silences 2017, al JTTP2015 (primo posto) e al JIM2015 (terzo posto). Le opere sono state inoltre presentate in diversi festival in Canada, negli Stati Uniti, Francia, Germania, Italia e Svizzera.

Les loges de la suite vuole essere un’opera introspettiva, un completamento personale frutto del riutilizzo di oggetti sonori elaborati attraverso discipline musicali a cui avevo rinunciato, che non avevo terminato o che avevo semplicemente abbandonato. Questi oggetti musicali, “riarticolati” con l’interesse e la consapevolezza delle mie capacità di compositore, invitano a gettare uno sguardo verso il passato e diventano un punto di riferimento per il futuro; come una galleria, meditando sul futuro.

 

Marco Molteni (1962) si è diplomato in composizione e musica elettronica al Conservatorio G.Verdi di Milano. Ha frequentato corsi di perfezionamento presso l’Accademia Chigiana di Siena, l’Ircam di Parigi e i Ferienkurse fur Neue Musik di Darmstadt.
La sua musica è stata più volte premiata in Concorsi nazionali ed internazionali di composizione ed è stata pubblicata da BMG Ricordi e da Ars Publica.

Il brano Effimere Emergenze, Eremi, Eclissi (ePWsM 1-3) rientra in una serie di brani di corta o media durata che utilizzano la tecnica del “patchwork”, materiali sonori registrati ex novo o “scampoli” di miei precedenti lavori (acustici o elettronici) vengono montati con estrema cura del dettaglio. In una seconda fase, due o più brani della serie “ePWsM” possono essere ulteriormente elaborati e mixati per dar vita ad un nuovo brano. È proprio il caso di “Effimere Emergenze ...” che è il risultato del montaggio di parti dei primi tre brani della serie.

 

Paolo Pastorino (1983) è un compositore elettroacustico. Ha studiato musica elettronica presso il Conservatorio di Sassari sotto la guida del M° Walter Cianciusi conseguendo il diploma di I livello col massimo dei voti e la lode. Nel 2017 consegue presso il Conservatorio di Cagliari, col massimo dei voti e la lode, il diploma di II livello in musica elettronica. I suoi lavori sono stati eseguiti in Italia e all’estero (Francia, Germania, Spagna, Messico, USA, Giappone, UK).

Matérica  è la terza composizione che fa parte di uno studio sulla musica concreta e sull’organicità del suono. L’idea al principio di questa composizione è stata quella di creare delle connessioni timbriche e temporali tra i diversi oggetti sonori utilizzati. Così, elementi sonori provenienti da ambienti e contesti differenti coesistono, si intrecciano e interagiscono tra loro generando delle forme vive e reattive capaci di muoversi in uno spazio immaginario.

 

Demian Rudel Rey (1987) Diploma in chitarra all’ EMBA ed al Conservatorio Astor Piazzolla. Laurea in Composizione all’UNA (con Santiago Satero - Argentina). Ha conseguito il Master in Arti Combinate all’UNA. Ha presenziato a seminari e conferenze con Parra, Dhomont, Vaggione, Vande Gorne, Normandeau, Tutschku, etc. Attualmente è iscritto al Master in Composizione al CNSMD di Lione con Martin Matalon. È stato coordinatore del Festival Bahía[in] Sonora. È stato premiato e menzionato in occasione dei seguenti eventi; TRINAC, SADAIC,  Destellos, FAUNA, IndieFEST, Konex Mozart Award, Martirano Award, Sagarik Award, CICEM, Métamorphoses, MA/IN, Prix Jolivet, Forum Wallis, Earplay, etc. 

Che-toi è un’opera elettroacustica ispirata dalla cultura francese e da quella argentina. Questo è rappresentato attraverso l’uso di parole monosillabiche come che, no, toi, moi, temp, etc; inoltre vengono utilizzati frammenti e citazioni provenienti dalla musica barocca francese e dal tango argentino. Sono presenti anche suoni rappresentativi di strumenti come bandoneon e fisarmonica.

 

Virginie Viel (1985) è un’artista visuale e una compositrice di musica elettroacustica, oltre ad essere ricercatrice alla De Montfort University a Leicester (UK). La sua ricerca investiga le relazioni tra la composizione acustica e le arti visive. Le sue realizzazioni acusmatiche sono state eseguite in Europa, Nord America ed Australia. È membro di Seneçon, un collettivo di compositori fondato a Bruxelles. Ha collaborato con diversi artisti e compositori su progetti audiovisivi realizzati in Europa.

An Ocean on the moon - riduzione stereo  (composta inizialmente per 16 canali).

È un pezzo acusmatico che esplora il tema del mare attraverso l’evoluzione di una netting texture strumentale leggera ma brillante, gioiosa e distruttiva. Vengono descritte con un’enfasi particolare le molteplici sensazioni che travolgono chi osserva il mare, tra ricordi felici, solitari vagabondaggi e improvvisa paura. La composizione evoca le esperienze visuali e cinetiche del mare. È stato composto alla Ionian University di Corfù, in Grecia e al Centro di Musica, Tecnologia ed Innovazione.

 

John Young (1962) è professore di composizione  al Centro di Musica, Tecnologia ed Innovazione della Montfort University di Leicester, in Inghilterra. La sua produzione include pezzi multi-canale elettroacustici, lavori radiofonici su vasta scala e musica che combina strumenti e suoni elettroacustici. John compone soprattutto utilizzando le proprie registrazioni, usandole come finestre sull’esperienza per creare nuovi mondi immaginari, integrandoli in un network di sound design creati digitalmente - https://electrocd.com/en/artiste/young_jo/  

 

Three Spaces in Mid-Air - La forma, scrive Nicholas Bourriaud, è “un’unità strutturata che imita un mondo“. Ho risposto a questa affermazione con Three spaces in Mid-Air, realizzato come un lavoro unitario diviso in tre sezioni separate che esplora l’idea dello spazio spettrale attraverso l’interazione e l’aggregazione di strati sonori, come fossero oggetti tridimensionali “sospesi” di fronte all’ascoltatore. Ogni sezione affronta anche la compressione della forma, con l’obiettivo di rappresentare l’atmosfera di un mondo a sé stante, con implicazioni di direzione, tensione e rilascio, equilibrando stati di immobilità e movimento.

 

 

Acusmonium AUDIOR - Interamente progettato e realizzato nel 2012 da Eraldo Bocca, l’acusmonium mobile AUDIOR comprende sino a 54 diffusori (fra banda intera e “colorati”) e 44 amplificatori, dispone di una consolle di spazializzazione analogica di 32 canali e di due consolle digitali da 16 canali. Gli altoparlanti “colorati” sono diffusori che riproducono solo una parte dello spettro acustico e possono essere anche non lineari nella loro banda di riproduzione. Tutti gli altoparlanti “colorati” e parte dei diffusori a banda intera sono stati progettati in funzione del loro utilizzo con l’acusmonium: alcuni degli altoparlanti a banda intera sono modulari e assemblabili in modo da poter essere adattati alle diverse configurazioni. I diffusori “colorati” hanno tipologie diverse, al fine di riprodurre al meglio la gamma audio cui sono destinati, in particolare, i diffusori per la gamma media sono di tipo dipolare per sfruttare anche l’emissione posteriore riflessa dalle pareti della sala da concerto, mentre i diffusori per gli alti sono trombe iperboliche che permettono una grande pressione e linearità di emissione. Le connessioni dell’acusmonium sono state appositamente realizzate secondo criteri di flessibilità che consentono una rapida installazione e un adattamento alle caratteristiche della sala da concerto.

 

Eraldo Bocca è progettista e costruttore elettroacustico e consulente nell’ambito della progettazione acustica ambientale. Ha progettato e realizzato l’acusmonium AUDIOR occupandosi della definizione delle specifiche funzionali, dell’architettura, dell’assemblaggio, dei test degli altoparlanti e della realizzazione dei moltiplicatori di segnale. Pur ispirandosi ai dispositivi mobili in uso in Francia (Radio France, Motus) e in Belgio (Musique Recherches), Eraldo Bocca ha introdotto criteri costruttivi che legano in modo efficace la diffusività, la modularità e la distribuzione geografica degli altoparlanti. Collaboratore del CESMA (Centro Europeo Studi Musica e Acustica) di Lugano e del Centro Culturale San Fedele di Milano: per il suo Auditorium egli ha curato l’allestimento dell’acusmonium SATOR (50 altoparlanti), inaugurato nel gennaio 2012 e da allora utilizzato negli eventi organizzati nell’ambito delle stagioni di ‘San Fedele Musica’ (musica acusmatica, videoarte, Cin’acusmonium). È membro fondatore dell’associazione AUDIOR.

Dante Tanzi è compositore e interprete di musica acusmatica. Dopo essersi diplomato in Musica Elettronica e Tecnologie del Suono al Conservatorio di Como, ha studiato interpretazione della musica acusmatica in Francia. Dal 2012 esegue brani del repertorio acusmatico con l’acusmonium SATOR (Centro culturale San Fedele di Milano) e con l’acusmonium mobile AUDIOR. Nel 2011, nel 2014 e nel 2017 ha curato la programmazione dei concerti di musica acusmatica per il ‘Festival 5 Giornate’ organizzato dal Centro Musica Contemporanea di Milano. Le sue composizioni sono state eseguite in Italia (Musica Nel Nostro Tempo, Colloqui di Informatica Musicale), Svizzera (Euromicro, Computer Music Concert), Canada (EuCue Series), Regno Unito (ICMC, Sonorities), Spagna (Festival di Flix), Francia (Festival Licences, Festival Futura, concerti di Alcôme, Festival En Chair et En Son, SIME), Paesi Baschi (Festival Bernaola), Austria (Ars Electronica Linz) e Stati Uniti (NYCEMF). Dal 1985 al 2009 ha lavorato presso il Laboratorio di Informatica Musicale dell’Università degli Studi di Milano. E’ autore di saggi pubblicati su Leonardo Music Journal, Leonardo, Organised Sound, Crossings e Contemporary Music Review. E’ membro fondatore dell’associazione ‘AUDIOR’ e collaboratore del CESMA (Centro Europeo Studi Musica e Acustica) di Lugano (Svizzera).

Date

20 Gennaio 2018

Tags

CD
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