CIRCADIANA (Codice: TAUKAY 159)

CIRCADIANA

 

Marco Ferrazza

Origini

      Tensioni Flessibili

      Radiale

 

Alba Francesca Battista

De l'âpres-midi

 

Roberto Zanata

Nero

      Nero Metropolitano

      Nero Siderale

 

Nicola Monopoli

3 Visioni Fuggitive

      Dolente

      Feroce

      Lentamente

 

CIRCADIANA, suggestioni acusmatiche su un giorno: Origini del mattino, l'Après Midi, Nero di una notte che si tramuta in sogno, Visioni Fuggitive nell'attesa di un nuovo inizio. 

 

Marco Ferrazza (1969) si è laureato in Lettere a Roma e ha conseguito il diploma in Musica Elettronica presso il Conservatorio di Cagliari. Ha partecipato a vari festival con esibizioni dal vivo, mentre i suoi brani sono stati selezionati in diverse competizioni internazionali di musica elettroacustica (Di_Stanze, Synchre- sis, Idée Fixe, Sonorities, File...). La sua attuale ricerca nell'ambito della composizione acusmatica è per opere la cui struttura trae origine dalle possibili relazioni timbriche tra materiali concreti ed elaborazioni elettroniche, tra sintesi pura e Field Recording. 

Origini (2013-2014), di cui Tensioni flessibili e Radiale fanno parte, è uno studio sulle possibilità organiz- zative offerte dai transienti dei singoli materiali sonori sulla configurazione generale del brano. È un lavoro prevalentemente empirico, basato sulla sperimentazione continua del materiale a disposizione. La fase di attacco di un suono diventa spesso il presupposto per stabilire nuovi rapporti dinamici con altri materiali in gioco, oppure per enfatizzare delle interruzioni improvvise, degli svuotamenti del suono, o, ancora, per introdurre elementi inediti tramite assonanze e contrasti.

 

Alba Francesca Battista (1987) è diplomata in Musica Elettronica e in Pianoforte (Avellino) e laureata in Fisica (Salerno).

I suoi lavori sono eseguiti e pubblicati in contesti nazionali e internazionali (ICMC 2014 International Computer Music Conference, Atene, Grecia; VERNICE CONTEMPORANEA – 55MA BIENNALE D’ARTE, Venezia, Italia; VOX NOVUS International Competition 2012, New York, USA; KEAMSAC 2014 Korean Electro-Acoustic Music Society's Annual Conference, Seoul, Korea; SBCM 2013 - Simpósio Brasileiro De Computação Musical, Brasilia, Brasile; RAI Radio Televisione Italiana, Roma, Italia; ...). 

Ha pubblicato «Elementi di Acustica Fisica e sistemi di diffusione sonora» e «Elettrotecnica ed Elettronica. I nuovi strumenti che hanno rivoluzionato l’estetica della musica».
È docente di Musica Elettronica presso il Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino. 

De l’après-midi (2015)
Pomeriggio. Una cronologia.
Si raccomanda che la musica vada ascoltata. Invece, ogni esperienza - anche la meno interessante - andrebbe ascoltata in profondità, per poterci vedere qualcosa. Qualcosa che merita di essere trovata. La perdita e l'ostinata ricerca dell'amore. La malinconia e la dolcezza della vita. La ricorrente domanda del nostro stare al mondo. Il desiderio di essere altrove. La necessità di far finta di nulla, per distrazione o per incoscienza. Sono queste le tracce dei nostri dischi, alcuni nascosti sotto la giacca. Suonano a metà tra un'uscita da scuola prima del previsto in un pomeriggio di sole e la luce della tarda estate. «Quel giorno - raccontò l'artista - tutto il mio lavoro è iniziato in modo nuovo. Non si trattava di fare un ritratto». Si trattava di sapere perché non potesse più farlo.

 

Roberto Zanata (1968) ha studiato musica e filosofia presso il Conservatorio e l’Università di Cagliari. Ha poi proseguito i suoi studi all’estero, partecipando a vari seminari internazionali quali i Ferienkurse di Darmstadt e i Bartok Seminar a Szombathely. Si è poi trasferito a Zagabria dove ha vissuto per diversi anni collaborando con l’Istituto Italiano di Cultura, l’Accademia della musica e l’Università. Attualmente insegna presso il Conservatorio di Ferrara per il corso di Musica applicata e collabora stabilmente con il Festival Spaziomusica di Cagliari. Ha scritto composizioni per musica da camera, musica acusmatica e opere multimediali che sono state eseguite e selezionate nei più importanti festival del mondo. Dirige la sezione musica della rivista d’arte Passparnous edita da Psychodream di Firenze.

Nero metropolitano (2014) e Nero siderale (2015) sono i primi due brani di un ciclo di composizioni acusmatiche dedicate al colore nero. Entrambe sono state principalmente realizzate con Supercollider. Le tecniche di sintesi del suono utilizzate e i materiali di partenza sono molteplici (sintesi pura ed elabora- zioni di campioni audio). Quel che si è provato a fare è sottolineare la profondità degli spazi sonori creando un vero e proprio “dramma” grazie a precisi controlli del suono pensato come oggetto capace di formulare relazioni di fusione e/o di distinzione con parziali sfocature. Il problema della percezione rimanda necessariamente a se stesso: da un lato attesta la nostra primordiale apertura al mondo, dall’altro resta mai completamente espresso o esprimibile.

 

Nicola Monopoli (1991) si è formato musicalmente presso il Conservatorio "Niccolò Piccinni" di Bari sotto la guida dei maestri Riccardo Santoboni, Francesco Scagliola, Massimo Carlentini, Matteo Franceschini e Francesco Maria Paradiso. Si è perfezionato presso il Royal College of Music di Londra con influenti compositori del panorama musicale contemporaneo, come Jonathan Cole, Michael Oliva e Gilbert Nouno. Le sue musiche sono eseguite in prestigiose sale da concerto, tra cui Amaryllis Fleming Concert Hall di Londra, Sviatoslav Richter Memorial Apartment di Mosca, Kammermusiksaal della Hochschule für Musik, Theater und Medien di Hannover e Chamber Hall della Moscow Philharmonic Society. 

I suoi lavori sono selezionati per Festival di rilevanza internazionale, come New York City Electroacoustic Music Festival, Seoul International Computer Music Festival e Asian Composer League Festival.
È docente di Composizione Musicale Elettroacustica presso il Conservatorio "Umberto Giordano" di Foggia. 

3 Visioni Fuggitive (2012-2015) è un lavoro liberamente ispirato a tre delle Visions Fugitives Op. 22 di Sergej Prokofiev, visioni che presentano gli stessi titoli e che, senza pretesa di continuità alcuna, vengono traslate nel dominio elettroacustico tramite una libera e personale interpretazione che sta alla base di ogni visione. 

Dolente divora dal di dentro, senza fretta alcuna, mentre, dall’esterno, chiodi si conficcano nella carne, gradualmente.
Feroce come un'esplosione di rabbia che si placa in una riflessione momentanea, per poi riesplodere più forte di prima, rinvigorita dal sol pensiero. 

Lentamente muovendosi verso un punto lontano, mentre tutto avviene attorno, rapidamente. 

 
Prezzo: 16.90 EUR
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