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Associare musica e ascolto sembra cosa ovvia. Tuttavia, a partire dalla seconda metà del XX secolo, la ricerca sul suono è stata al centro dell’attenzione dei compositori, mettendo in discussione le strutture compositive tradizionali a favore di una nuova qualità della percezione. L’atteggiamento sperimentale ripetutamente richiesto dagli artisti e dal pubblico, è stato quello di una maggiore apertura, di una accresciuta curiosità, che sembra differire dalla ricezione della nuova musica tradizionalmente strutturata. L’attenzione artistica all’ascolto è diventata anche una fonte di ispirazione oltre la musica e ha trovato riscontro sia nella filosofia post-strutturalista che nell’arte: i confini tra le arti si sono dunque dissolti da una nuova prospettiva. La conferenza esplora le riflessioni sull’ascolto nella musica, nella filosofia e nell’arte e la loro rilevanza nel XXI secolo, utilizzando esempi concreti - dal teatro musicale di Luigi Nono e Beat Furrer alle attuali installazioni della performer austriaca Elisabeth Harnik - che, oltre all’immagine, alla scena e al linguaggio, essenzialmente incorporano anche elementi architettonici che riflettono le esigenze socio-politiche dell’arte odierna.

 

La professoressa Susanne Kogler ha studiato filologia classica e musicologia alla Karl Franzens Universität di Graz e pedagogia musicale alla Kunstuniversität Graz. Si è laureata nel 1994 e ha ottenuto il dottorato di ricerca nel 2001 sul tema “Sprache und Sprachlichkeit im zeitgenössischen Musikschaffen” (il lavoro è stato pubblicato da Universal Edition nel 2003). Dal 1996 al 2011 è stata senior scientist presso l’Istituto di Estetica Musicale della Kunstuniversität Graz, nel 2010-2011 vicedirettore del Zentrum für Genderforschung, dal 2012 direttore dell’archivio universitario, e dal 2018 professore associato. Nel 2012 ha ottenuto l’abilitazione scientifica presso l’Istituto di Musicologia della Karl Franzens Universität sul tema “Adorno versus Lyotard: estetica moderna e postmoderna” (Friburgo: Alber, 2014). Numerose sono le sue pubblicazioni sull’estetica musicale e sulla storia della musica dei secoli XIX-XXI. È stata docente presso varie università in Germania e in altri paesi (Kunstuniversität e Karl Franzens Universität Graz, New York City University, Université Paris 8, Università di Vienna, Università di Klagenfurt, Università di Ljubljana). Dal 1 ottobre 2020 è professore ordinario di musicologia presso l’Università di Graz.

 

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